1 maggio: in 3 mila in corteo a Portella della Ginestra

(ANSA) – PALERMO, 01 MAG – In 3 mila oggi a Portella della
Ginestra per la Festa dei Lavoratori organizzata dalla Cgil
Palermo, quest’anno assieme alla Flc Cgil nazionale. In
tantissimi. compresa la segretaria del Pd Elly Schlein, hanno partecipato al corteo che ha raggiunto il pianoro, dove 76 anni
fa la banda Giuliano sparò contro la folla di contadini riuniti
per la festa, provocando 11 morti. Alle 11 il comizio sul luogo della strage, accanto al Sasso
di Barbato. “Il 1° maggio a Portella della Ginestra si ricordano
le vittime del 1947, è un luogo della memoria e del ricordo. Ma
Portella della Ginestra è anche luogo di lotta, di
rivendicazione, di libertà, di lotta alla mafia – ha detto Maria
Modica – Il mondo del lavoro è cambiato, diverse e nuove sono le
esigenze. Occorre immaginare un sistema di tutela adeguato e
attento ai nuovi bisogni del mondo del lavoro. L’obiettivo deve
essere il superamento del precariato, un lavoro dignitoso che
dia stabilità economica”. “La Festa dei Lavoratori non è il nostro punto di arrivo, 76
anni dopo la strage la nostra lotta di liberazione continua. Per
lo sviluppo della Sicilia, per la legalità, per i diritti, per i
più giovani – ha aggiunto il segretario generale Cgil Palermo
Mario Ridulfo – Siamo nel pieno di una crisi di sistema. Nei
giorni scorsi le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil hanno
deciso la ripresa di una mobilitazione unitaria. E siamo tutti
impegnati in una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e
nei territori che precede le tre manifestazioni programmate nei
prossimi giorni a Milano, Bologna e Napoli”. Ha concluso la
manifestazione, l’intervento del segretario generale Flc Cgil
nazionale Francesco Sinopoli. “Portella – ha detto Sinopoli –
rappresenta il simbolo mai sconfitto della lotta del nostro
sindacato e del mondo del lavoro contro ogni aggressione alla
libertà, alla democrazia, ai diritti. Con quella strage si volle
contrastare ogni possibilità di cambiamento e fermare il
movimento dei lavoratori. Per questo, tenerne viva la memoria
significa trarre una lezione sempre attuale di antifascismo, di
lotta per la democrazia e contro la mafia”. (ANSA).
   


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