A Forlì la Polizia ha arrestato un uomo in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per il reato di tentata rapina e lesioni personali. L’episodio, avvenuto verso la fine dell’anno scorso, è stato svelato grazie alle indagini svolte dalla Squadra Mobile e dall’Ufficio Volanti. Un testimone ha assistito a un furto in corso presso una pizzeria in centro e ha iniziato a filmare l’autore con il proprio telefono per avvisare le forze dell’ordine. L’autore, vedendosi scoperto e consapevole di essere stato ripreso, ha aggredito il testimone con uno scalpello per rubargli il telefono e fuggire.
Grazie all’intervento del testimone, l’autore è riuscito a fuggire. Tuttavia, la vittima ha riportato diverse lesioni ed è stata costretta a ricorrere alle cure mediche. Durante il sopralluogo, gli investigatori hanno sequestrato lo scalpello utilizzato per aggredire la vittima. Le immediate indagini, basate sulle testimonianze e sull’analisi di numerose telecamere presenti nella zona, hanno permesso di identificare l’autore, già noto come uno dei principali esponenti della microcriminalità locale.
L’uomo, infatti, è stato condannato tre volte per reati di furto in abitazione e stupefacenti, oltre ad essere stato denunciato numerose volte per furti e scassi ai locali. Una delle ultime denunce risale al giorno di Natale, quando è stato perpetrato un furto presso un bar nella zona Portici. Il Questore aveva emesso un Avviso Orale nei confronti dell’uomo come misura preventiva per dissuaderlo da ulteriori comportamenti illeciti. I numerosi precedenti accertati dimostrano, secondo il Giudice delle indagini preliminari, “un indice di propensione alla delinquenza” e l’inefficacia deterrente delle precedenti misure, elementi che evidenziano la pericolosità sociale dell’individuo.
L’uomo è stato rintracciato all’interno della sua abitazione, dove, durante la perquisizione, sono stati trovati numerosi capi di abbigliamento già confezionati e provenienti da furti. Gli agenti della Squadra Mobile hanno restituito il materiale alla persona che ne aveva denunciato il furto. L’arrestato è stato anche denunciato per il reato di ricettazione e rischia una condanna fino a otto anni di reclusione.