Nessuna data precisa ma l’auspicio se non la certezza di terminare i lavori entro il 2009 e ospitare i primi eventi all’alba del 2010. Superate le difficoltà e le asprezze tra committenti le imprese costruttrici, responsabili di rallentamenti tra la fine del 2007 e l’estate del 2008 il nuovo Palacongressi di Rimini marcia spedito. Tanto che i vertici di Rimini Fiera hanno guidato gli azionisti e i consiglieri della società – oltre a esponenti delle istutuzioni e della politica locale e nazionale – ad una visita al vasto cantiere per la costruzione del Palas.
A nove mesi dalla fine dell’anno, la struttura comincia a delinearsi in maniera nitida sulle ceneri della vecchia Fiera. Costruiti i primi parcheggi interrati due piani per accogliere 500 vetture sono già state eretti i manufatti che contornano la grande sala centrale, alta 12 metri e capace di 4.700 posti spalmati su 2.700 metri quadri di aree espositive (4.000 se si considerano i foyer della sala raggiungibile da 3 accessi) mentre la prossima settimana verranno posati i tiranti per sostenere l’auditorium, a forma di conchiglia, da 1.600 posti. Un anfiteatro al cui ingresso campeggerà una enorme sfera di marmo, già ribattezzata la ‘Perla’ dal diametro di due metri adagiata su un letto di acqua.
Siamo ad un punto che noi consideriamo soddisfacente ha osservato Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera durante la visita al cantiere -. Non abbiamo ancora una data precisa in mente, ci sono tante cose da risolvere ma crediamo di concludere i lavori e potere inaugurare il Palacongressi entro la fine del 2009 in modo da decollare all’inizio del 2010.
Scatti in avanti di un certo rilievo cui si affiancano i lavori compiuti per la nuova sede stradale di via della Fiera, attesa alla riapertura martedì 7 aprile per un’opera destinata a competere con realtà metropolitane importanti come Milano, Venezia e Roma pronta ad accogliere, in futuro, la ‘Nuvola’ progettata dall’architetto Fuksas.
Quando si guarda ad altri complessi di carattere nazionale e si fanno paragoni ha sottolineato ancora Cagnoni occorre essere corretti. E’ improprio confrontare quello di Rimini con i palazzi che sorgeranno a Roma e Venezia o Milano visto che la ‘Nuvola’ costerà circa 270 milioni di euro, e potrà contare sui fondi di Roma capitale, mentre il palacongressi veneziano costerà 100 milioni di euro finanziati in parte, 20 milioni di euro, dallo Stato e in parte dalla vendita di un ospedale al Lido. Rimini, dal canto suo, presenterà un’opera da 9.000 posti, 4.700 poltrone nella sola sala grande, un auditorium da 1.600 posti, 42 sale e 1.000 posti, dal costo di 95 milioni di euro, sostenuti grazie a una via riminese, oramai un caso di scuola.
Il finanziamento della struttura, ha infatti puntualizzato il presidente di Rimini Fiera avverrà attraverso il ricorso al debito. Debito ha proseguito pagato da tre elementi: la redditività della Fiera che, con il bilancio licenziato oggi di gran lunga la terza in Italia; la redditività e la gestione attenta di Convention Bureau e il coinvolgimento degli albergatori attraverso il pagamento di royalties sulle prenotazioni dei clienti che arrivano in Riviera per partecipare a eventi del Palacongressi. A tale riguardo, ha cocnluso cagnoni, siamo vicinissimi a costituire la società che sarà incaricata del booking alberghiero.
(Newsrimini.it)
