Maltempo in Romagna: dopo l’allerta rossa restano criticità, ma il peggio sembra passatoti speciali

Sembra alle spalle l’allarme meteo che ha caratterizzato l’appena concluso weekend in Romagna, colpita da un’ondata di maltempo che ha causato numerose criticità in diverse aree della regione.?

Allerta Rossa e Condizioni Meteorologiche

Le autorità regionali, preoccupate dalle previsioni meteo, hanno emesso un’allerta rossa per venerdì sabato scorsi su tutta la Romagna che, a causa delle intense precipitazioni che hanno interessato principalmente le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna e Ferrara, ha vissuto un week-endo di paura. Infatti, le piogge preciste sono poi arriate e hanno provocato l’innalzamento dei livelli dei fiumi, aumentando il rischio di esondazioni e frane.

Situazioni Critiche nelle Aree Colpite

In particolare, la provincia di Ravenna ha affrontato situazioni di emergenza. A Castel Bolognese, il sindaco ha ordinato l’evacuazione di circa 200 residenti nelle zone vicine al fiume Senio, a causa dell’incertezza sull’orario esatto di arrivo della piena, che poteva verificarsi anche nella mattinata di sabato. Per accogliere gli sfollati, è stato allestito un centro di accoglienza presso il palazzetto dello sport, operativo dalle 23:00 di venerdì.

Nella giornata di sabato 15 marzo, l’allerta rossa è rimasta in vigore sulla Romagna, con la chiusura delle scuole nel ravennate e la sospensione delle attività nei centri di aggregazione. Le autorità hanno monitorato attentamente le zone montane e collinari, dove si temevano frane e smottamenti a seguito delle intense precipitazioni.

Misure Preventive e Raccomandazioni

Le autorità locali hanno attivato i Centri Operativi Comunali (Coc) per monitorare l’evolversi della situazione e coordinare gli interventi necessari. La popolazione è stata invitata a mantenere la massima prudenza, seguendo le indicazioni delle autorità e limitando gli spostamenti nelle zone più a rischio.?

L’attenzione rimane alta anche per i prossimi giorni, con le autorità che continuano a monitorare i livelli dei fiumi e le condizioni del territorio per prevenire ulteriori criticità. Il peggio, comunque, sembra passato…