Sono trascorsi dodici anni dalla scomparsa di Carlo Urbani, il medico marchigiano che bloccò la possibile pandemia di Sars, rimanendone purtroppo vittima, il 29 marzo del 2003.
Dallo stesso anno l’Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus opera in suo nome raccogliendo fondi e sostenendo progetti internazionali per proseguire la sua più importante battaglia: rendere possibile alle fasce di popolazione svantaggiate, a volte quasi completamente dimenticate, l’accesso alla salute.
Quest’anno, per volontà del presidente Emilio Amadio, del figlio di Carlo Tommaso e del nuovo direttivo, i momenti d’incontro e approfondimento dedicati a Urbani, si svolgeranno, oltre che nel centro natale di Carlo, Castelplanio (An), in altre città marchigiane. Lo scopo è diffondere sempre più, al di là dei Paesi dove Urbani operava come Medico senza frontiere, i suoi valori e il suo lascito morale anche tra gli abitanti della sua regione, trasferendoli e condividendoli in particolare con i giovani e i giovanissimi.
Saranno diverse, infatti, le attività che si svilupperanno su più appuntamenti fino a domenica 29 marzo.