150 anni d’unità….di mafia!….di Paolo Forcellini

A sentire la risposta data a Montecitorio dal Sottosegretario all’Economia,  all’interpellanza sui frontalieri , sembra che la  causa principale che non permette la normalizzazione dei rapporti fra Italia e San Marino sia  il fatto che a San Marino esistono ancora leggi che permettono l’infiltrazione della malavita organizzata, Mafia, Camorra  ‘ndrangheta fate voi , a voi la scelta. Mi domando con quale faccia e con quale coraggio questi signori  si permettano di affermare  che San Marino è un luogo dove i delinquenti trovano asilo ? Guarda caso lo denunciano ora ( in tempi sospetti durante i quali continua l’attacco mediatico alla Repubblica) .  mentre vogliono far  credere che ciò avviene da tempo e che a San Marino nessuno se ne è mai accorto o  ha fatto finta di non accorgersene Ma . se sapevano da tempo non potevano informare le nostre istituzioni prima?  Tante illazioni, tutte da verificare, che poi trovano cassa di risonanza in quei giornali che non sanno mai come riempire le loro pagine locali .. Ecco allora che da paese meraviglioso quale eravamo, quel paese che tutti ci invidiavano siamo diventati improvvisamente agli occhi del mondo alla pari di una Sodoma e Gomorra, quando invece Sodomia e Gomorra sono ormai ridotte tutte  le citta’ italiane, una per una , dove più dove  meno, si è instaurata e prolificata la malavita organizzata , senza incontrare alcun ostacolo. Basta ascoltare i notiziari per rendersene conto. Clan malavitosi che il Bel Paese ha l0onore di aver esportato nel mondo , in America ne sanno qualche cosa. Questi untori di notizie tendenziose, portino le prove se vogliono essere credibili, guardino prima  il trave che hanno nei loro occhi e si chiedano perché i loro Governi non hanno mai contrastato nel nascere l’espandersi di questo cancro che ha già reso in fase terminale il Paese dei Poeti e dei Navigatori e che ha diramato le sue metastasi anche fuori dei propri confini. E quelli che dovevano essere i loro dottori cosa hanno fatto?  Malasanità questa volta  anche in politica.

Paolo Forcellini direttore de lo Stradone.