
(ANSA) – TORINO, 06 NOV – Una mezz’ora prima di finire
investito e ucciso da un treno, nella notte tra venerdì e sabato
a Dormelleto (Novara), sul Lago Maggiore, il 17enne tunisino
protagonista dell’episodio, secondo l’analisi di alcune
videocamere di sorveglianza, si era reso protagonista di una
rapina in un bar sempre a Dormelletto. Un locale lontano circa
un chilometro dalla farmacia dove più tardi si era svolto il
tentativo di furto andato a male. Entrato nel bar, il ragazzo si
era impadronito di 50 euro dalla cassa, ma era stato sorpreso
dal proprietario, un uomo di nazionalità cinese, allora lo aveva
spinto, per poi scappare.
La fuga che l’ha portato sui binari, inseguito dai
carabinieri, era avvenuta poi dopo la mezzanotte, in seguito ad
avere rotto un vetro e le sbarre di una porta-finestra della
farmacia con un complice, facendo scattare l’allarme.
Il corpo del 17enne si trova all’obitorio dell’ospedale
Maggiore di Novara. I carabinieri hanno preso contatto le
autorità tunisine per risalire a eventuali parenti. Il ragazzo,
senza fissa dimora, clandestino in Italia, era fuggito da una
comunità per minori di Milano qualche mese fa. Fermato in
passato dalle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio,
aveva spesso fornito generalità differenti, viene quindi
ipotizzato false.
Il complice, un 22enne di nazionalità algerina, denunciato a
piede libero per tentato furto, dopo essere stato ascoltato dai
militari è tornato in libertà. Nei suoi confronti è risultato
esserci un decreto di espulsione mai ottemperato. (ANSA).
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