L’auto con a bordo tre soggetti, viaggiava a tutta velocità lungo la statale Adriatica quando, all’altezza del vecchio Cimitero di Riccione ha incrociato una pattuglia in servizio di vigilanza lungo la statale. Gli agenti, insospettiti dal terzetto e dalla guida spericolata del conducente, hanno immediatamente invertito la marcia iniziando un inseguimento di un paio di chilometri che ha messo a dura prova l’abilità dei poliziotti. In una nota la Polizia spiega che una fatalità ha voluto che i “fuggitivi”, ormai giunti all’altezza del depuratore, abbiano scorto più avanti le luci azzurre di un’auto dei Carabinieri e pertanto si siano visti costretti ad abbandonare rapidamente la strada statale per imboccare una via più stretta e tortuosa che li ha indotti a diminuire la velocità; a quel punto per gli agenti della Stradale è stato facile raggiungerli e bloccarli.
In auto i poliziotti hanno trovato tre ragazzi poco più che diciottenni, il conducente originario di San Marino, uno dei due passeggeri proveniente dalla Tunisia ed il terzo invece nato e residente a Cattolica. Agli agenti il giovane conducente si è giustificato sostenendo di non aver visto la macchina della polizia che li inseguiva. Insomma una bravata, giustificata dal fatto che l’auto fosse nuova fiammante, che il ragazzo l’avesse presa alla madre senza il consenso ma soprattutto che il giovanissimo non avesse la patente. Alla richiesta di esibire il documento di guida infatti gli agenti hanno ricevuto il cambio un semplice “patentino” valido solo per la conduzione dei ciclomotori.

A quel punto l’Audi è stata sottoposta a fermo amministrativo e sono stati elevati, a carico del trasgressore e della proprietaria del mezzo, i salatissimi verbali previsti dal codice della strada.