23enne marocchino, con 142 segnalazioni e diversi reati, fugge sulla pista dell’aeroporto prima del rimpatrio. Espulsione firmata dal questore di Sondrio e provincia Sabato Riccio

È stato espulso perchè socialmente pericoloso e recidivo, autore di condotte incompatibili con la permanenza sul territorio nazionale il cittadino marocchino di 23 anni residente a Morbegno, accompagnato alla frontiera di Milano Malpensa e imbarcato su un volo diretto a Casablanca. Non potrà tornare né in Italia né in alcun Paese dell’area Schengen per i prossimi 15 anni, salvo speciale autorizzazione del Ministero dell’Interno.

La decisione, che rappresenta una delle misure più incisive in materia di sicurezza pubblica, è stata disposta su impulso del questore di Sondrio, Sabato Riccio.

Il 23enne era arrivato in Italia nel 2012 con un visto per motivi familiari. Ma la sua permanenza si è trasformata in un’escalation criminale iniziata già da minorenne, a soli 16 anni. Dal 2018 al 2025 è stato segnalato ben 142 volte alle forze dell’ordine, protagonista di un vero e proprio bollettino di reati: furti aggravati, rapine, estorsioni, ricettazioni, uso indebito di carte di credito, lesioni, minacce, risse, resistenza a pubblico ufficiale, guida senza patente, oltre al porto di armi improprie.

Non sono mancate le segnalazioni per consumo di droga e ubriachezza molesta, e nel suo curriculum criminale compare anche la sostituzione di persona e l’interruzione di pubblico servizio.

Proprio per la pericolosità accertata, il questore Sabato Riccio aveva chiesto e ottenuto anche l’applicazione della sorveglianza speciale per un anno. Ma nemmeno quella è bastata. Il giovane marocchino ha violato ripetutamente la misura, rendendo inevitabile l’espulsione coatta.

Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti dell’Ufficio immigrazione e della Squadra mobile della Questura di Sondrio. Un’operazione che rientra nell’ambito della strategia di prevenzione e contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa.

Il giovane è ora in Marocco. E per i prossimi 15 anni, salvo decisioni straordinarie, non potrà più mettere piede sul suolo italiano né europeo.