
(ANSA) – VENEZIA, 25 APR – I veneziani hanno rinnovato oggi –
nella giornata che coincide con la Festa della Liberazione e del
patrono San Marco – l’antica tradizione del ”bocolo”, cioe’ il
bocciolo viene offerto a tutte le donne, madri, mogli o
fidanzate da chi vuole bene loro. Nel centro storico, ma anche
in terraferma, le fiorerie ed i chioschi all’aperto hanno
lavorato a gran ritmo per tutta la mattinata per accontentare
mariti e fidanzati che si ”dovevano” presentare dalla propria
amata con in mano il tradizionale bocciolo. In Piazza San Marco
a Venezia è tornata la spettacolare performance, in parte
rovinata dalla pioggia, che ha visto decine di volontari darsi
appuntamento per ‘costruire’ un bocolo gigante con 850 metri
quadrati di petali rossi e 150 metri quadrati di verde per
riprodurre bocciolo e gambo visibile dall’alto del campanile e
dai ballatoi della Basilica.
Proprio a San Marco alza bandiera lungo i pili
cinquecentesci e in Basilica messa solenne officiata dal
Patrirca Francesco Moraglia. Per la città la Big Vocal
Orchestra, un gruppo di oltre 200 coristi, è andata nei luoghi
simbolo della storia locale portando la propria voce.
La leggenda del bocolo fa rivivere, nella gioia, una triste
storia che vede
protagonista un giovane non nobile, Tancredi, e una nobile
giovanetta Vulcania, innamorati l’uno dell’altra ma
impossibilitati a sposarsi per il veto della famiglia di lei. Al
giovane, secondo la tradizione, non resta che cercare fortuna
con la flotta veneziana nel tentativo di acquisire ricchezza e
fama. Un destino avverso pero’ lo porta alla morte in battaglia,
nei pressi di un cespuglio di rose. Un fiore, macchiato del suo
sangue verra’ portata in dono, a testimonianza dell’estremo
sacrificio per amore, alla giovane veneziana che vinta dal
dolore morira’ a sua volta con il bocciolo tra le braccia.
(ANSA).
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