Nell’ultimo anno 11 donne si sono rivolte al sindacato unitario per richiedere un aiuto rispetto alle loro problematiche, che vanno dalle violenze fisiche, sessuali e verbali, fino al ricatto economico. Dal 24 novembre negli uffici CSU e delle Confederazioni sono esposti i totem realizzati con la Commissione per le Pari Opportunità. Nei prossimi mesi di gennaio e febbraio in programma l’incontro con Gino Cecchettin, Presidente della Fondazione dedicata alla figlia, e due giornate di formazione con la Casa delle Donne per non subire violenza – Bologna
RSM 23 11 2025 – Anche quest’anno sono particolarmente importanti le iniziative messe in cantiere dalla CSU nell’ambito delle attività organizzate a San Marino contro la violenza sulle donne, in occasione del 25 novembre 2025, sul tema “Ogni donna ha il diritto di rifiorire”. Iniziative presentate il 18 novembre nella conferenza stampa con l’Autority per le pari Opportunità.
Il 12 gennaio 2026 è in programma l’incontro con Gino Cecchettin, Presidente della Fondazione dedicata alla figlia Giulia, che nella mattinata parlerà e si confronterà con gli studenti e le studentesse della Scuola Superiore e del CFP, e nel pomeriggio incontrerà i Rappresentanti sindacali e la cittadinanza.
Il 27 gennaio e il 13 febbraio si svolgeranno due giornate di formazione da parte della “Casa delle Donne per non subire violenza-Bologna”. Si tratta di una organizzazione che offre sostegno alle donne che hanno subito violenza o sono state minacciate, dove possono trovare accoglienza, colloqui di sostegno, informazione e consulenza legale, ospitalità di emergenza. Nella prima giornata formativa parteciperanno i Rappresentanti sindacali di CSdL e CDLS, mentre la seconda avrà un carattere più specifico, con una suddivisione in gruppi di lavoro.
Al contempo la CSU, nella conferenza stampa del 18 novembre, ha reso noto di avere ricevuto, nell’arco dell’ultimo anno, segnalazioni di violenze e molestie da parte di 11 donne. Si tratta per la gran parte di situazioni a livello lavorativo, trasversalmente nel settore pubblico e in quello privato, che vanno dal mobbing alla violenza verbale e fisica, dalle molestie sessuali al ricatto economico. La CSU e le Confederazioni sono a disposizione, quale punto di riferimento e di ascolto per le donne che vogliono affrontare concretamente le loro problematiche, svolgendo al contempo un ruolo di indirizzo verso i servizi e le istituzioni preposte alla lotta contro le violenze di genere e al sostegno alle donne che ne sono vittime.
È per questo motivo che la CSU ha aderito alla campagna promossa dalla Commissione per le Pari Opportunità e dal 24 novembre presso i propri uffici e presso le due Confederazioni saranno esposti i totem che riportano lo slogan “Quasi invisibile. Esci dall’ombra della paura e chiama”, con i numeri di riferimento del Centro ascolto antiviolenza (0549 994800) e delle Forze dell’Ordine (0549 888888). Un invito a tutte le donne che subiscono forme di violenza, molestie o discriminazioni a rivolgersi senza nessun indugio o timore agli organi preposti per richiedere un aiuto per mettere fine agli abusi di cui sono vittime.
Altra problematica, che ricade sempre nell’ambito delle pari opportunità, è anche quella della discriminazione economica e professionale, che coinvolge anche il nostro Paese. Infatti, in particolare nei settori privati, sono molte le donne con inquadramenti inferiori ai colleghi uomini a parità di mansione, così come sono tanti i casi di part-time involontario che si traducono in un gap salariale e pensionistico e in un ostacolo all’avanzamento nella carriera lavorativa. Si tratta di discriminazioni e penalizzazioni che non hanno ragioni di esistere in un paese in cui la parità di genere è sancita dal dettato costituzionale e dall’impianto legislativo, così come dai contratti.
San Marino si contraddistingue poi per la mancanza di dati fondamentali, invece disponibili in molti paesi europei; ad esempio non è dato sapere quali sono, nel dettaglio, le differenze di retribuzione tra uomini e donne. Tema su cui, ad esempio, in Italia l’ISTAT pubblica studi con regolarità. Al contempo non sono disponibili i dati relativi alle ore lavorate, funzionali a determinare la dimensione reale del part-time e dei periodi lavorati parzialmente nell’arco dell’anno, differenziati per genere.
La CSU attende la sentenza relativa al Sindacato della Reggenza sul caso Simoncini. Sono passati più di tre anni e mezzo da questo episodio di molestia sessuale ai danni di una lavoratrice, e oltre un anno dalla conclusione dell’iter giudiziario con una sentenza di colpevolezza. Questi ritardi lasciano alquanto perplessi e compromettono la fiducia verso le Istituzioni, in particolare delle vittime che potrebbero sentirsi non difese e protette.
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