Mi domando e dico: se non ci fosse stata Banca Centrale di che cosa avrebbero parlato giornali e opposizioni in questi ultimi mesi?
Ce ne fossero di Banche Centrali, organi d’informazione, patiti del FB, politici, politicoli, quaquaraqua, dovrebbero ringraziare il casermone di Via del Voltone per il solo fatto di esistere.
Certamente se non ci fosse stata, questa settimana non sarebbe scorsa invano perché l’attenzione si è rivolta anche ed in toto verso l’intervista televisiva ad un certo Gabriele Gatti, che i maligni davano per disperso fra i lidi paradisiaci, non quelli fiscali ma quelli di Cuba e Santo Domingo, mentre lui se ne stava tranquillo e zitto in quel di Domagnano.
“Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia”.
Così i funamboli della fantasia da bar, i divulgatori di notizie false spesso tendenziose hanno dovuto ancora una volta ricredersi ed ingoiare il rospo, vedendo vanificato magari un loro desiderio o una loro aspettativa, quella di essersi sbarazzati di un personaggio scomodo.
Una intervista che ha lasciato qualche strascico durante la quale il Gatt..i si è tolto qualche sasso dagli stivali.
Erik Casali intanto con i suoi “magnifici sette” referendum, ha fatto Bingo. E’ bastata una sera per fare il pieno di firme. Spetta ora ai Garanti dire la loro. Certo che molti politici si stanno cacando sotto… quella della preferenza unica è stata una trovata geniale, per non parlare poi del tetto agli stipendi che se accolto vedrà la fuga di molti cervelli (?) dal nostro paese dei “campanelli” e quello ai partiti politici, che vedrà la chiusura di molte sedi faraoniche che saranno costrette a ritiro in qualche scantinato.
Ma ce lo… “Garantiranno” lo svolgimento di questi referendum?
Paolo Forcellini
