”3 disoccupati su 5 chiamati per colloqui rispondono: “stiamo bene a casa, dite che ci siamo presentati ma che non siamo adatti al posto?” …di Patrice Mancini

Patrice ManciniMA È NORMALE CHE TRE DISOCCUPATI SU CINQUE CHIAMATI PER I COLLOQUI RISPONDANO: “STIAMO BENE ANCHE A CASA, PER FAVORE COMUNICATE ALL’UFFICIO CHE CI SIAMO PRESENTATI MA CHE NON SIAMO ADATTI AL POSTO”???

Io mi sono un pò rotto di questa gente che:

  1. Costa alla comunità e a quelli che lavorano,
  2. Ostacolano e rallentano le imprese nella ricerca di personale
  3. Con questo comportamento da parassiti lasciano posti vuoti che vengono occupati da personale forense, poi quelli che cercano veramente lavoro, chiaramente, non lo trovano.

E quando non ci saranno più soldi nelle casse e cercherete lavoro senza trovarlo perché saranno occupati dove andrete a sbattere la testa furboni?

Come dico da sempre, chi veramente vuole lavorare il lavoro lo trova e se gli ammortizzatori sociali durassero 3 mesi e non 12 scommetto che il numero di disoccupati sarebbero il 25% di quello attuale.

Un dato importante: Non c’è lavoro a RSM ma ogni giorni 5000 persone varcano il confine per lavorare, niente in contrario ma è come se in Francia o in Italia ogni giorno entrassero 15 milioni di frontalieri per lavorare… un pò assurdo no?

Ma sicuramente una buona parte di questa gente la vedi in giro a piangere miseria mentre invece fanno i loro comodi. Ma tutto questo perché avviene? Perché i geni che sono al governo fanno di tutto affinché le cose rimangano così per assicurarsi i voti dei parassiti invece di rilanciare l’economia…

E se qualcuno s’indispettisce e dice che sono polemico e non costruttivo rispondo con una semplice idea mia, che non sono ne un genio ne un politico e tantomeno un segretario di stato:

  1. Riforma dell’ufficio del lavoro, che non funziona e fà solo perdere tempo a gente che cerca lavoro e agli imprenditori seri.
  2. Blocco dell’assunzione dei frontalieri e obbligo di lavoro a chi è chiamato per fare lavori compatibili alla propria figura lavorativa, pena la revoca degli ammortizzatori sociali.
  3. Formazione professionale obbligatoria per chi prende ammortizzatori sociali, corsi d’informatica, di lingue e di tutte le altre materie per le quali mancano figure professionali che vengono troppo spesso reperite fuori territorio. LA DISOCCUPAZIONE E LA MOBILITA NON SONO FERIE, MA UN COSTO ENORME PER LO STATO
  4. Controlli seri (non le attuali farse) per contrastare ed eliminare il lavoro in nero, divieto di lavoro in territorio alle persone “beccate” sul fatto se frontalieri, multe salatissime a chi viene beccato (le multe attuali anche se applicate fanno ridere) e revoca di licenze a chi è recidivo. Una politica di controlli efficace e seria sul rilascio di permessi di lavoro a forensi.
  5. Riduzione dei tempi di erogazione degli ammortizzatori sociali e controlli seri e severi: le situazioni familiari delicate andrebbero viste caso per caso, ci sono persone bisognose ma anche tante che sfruttano queste opportunità vista la facilità di aggirare controlli e leggi: LA DISOCCUPAZIONE E LA MOBILITA PER QUALCUNO STANNO DIVENTANDO UN VERO LAVORO O UN VERO E PROPRIO FATTO DI COMODO, gente senza scrupoli che sfrutta in questo modo i contribuenti e mette a repentaglio la situazione di chi, degli ammortizzatori ne ha veramente bisogno (e diritto).

Non credo che questi pochi punti possano risolvere tutti i problemi della Repubblica ma sicuramente in poco tempo il numero di persone disoccupate calerebbe drasticamente, Sarò un sognatore e sicuramente non un genio ma non servono geni per mettere a posto le cose, bastano semplicemente serietà e un po’ di buona volontà.

Patrice Mancini.