
– Nella prima puntata a marzo 1993, il cardinal Ersilio Tonini già parlava di una società multietnica. Nella prossima, in onda come di consueto la domenica su Rai 3 alle 12.25, fra i temi ci sarà il racconto della più grande comunità islamica, in Italia che è in Val d’Aosta.Prosegue il suo viaggio Mediterraneo, la rubrica nazionale della Tgr, a cura della Tgr Sicilia, che festeggia il suo trentesimo anno (1993-2023) e le oltre mille puntate. Nato da un’idea dell’allora capo redattore Nino Rizzo Nervo, il programma traccia un percorso nella più stretta attualità, dalle crisi politiche ai migranti, ma anche nell’attenzione al dialogo e ai tanti legami culturali e sociali tra i Paesi sul mare Nostrum e non solo: da un viaggio al Cairo alla tragedia di Cutro, dalle luci di Betlemme al rogo di notre Dame, dal Natale di papa Francesco alle proteste in Iran. “Mediterrano “è nato come un vero e proprio progetto editoriale, al quale dall’inizio hanno partecipato anche France 3 (una collaborazione che ancora va avanti, insieme a quella con il gruppo spagnolo Rtve) e la tv pubblica maltese, Quest’aspetto fu potenziato, e via via entrarono la tv spagnola, greca e c’era un accordo per distribuire la trasmissione in arabo. Nel frattempo aveva debuttato anche il canale Rai Med, Il progetto con il tempo però è stato ridimensionato, spesso si è preferito spendere per altro, ed è stato un errore” ricorda Nino Rizzo Nervo . Comunque “una delle decisioni più importanti per il programma è stata coinvolgere tutte le varie redazioni giornalistiche Rai, compresi gli inviati esteri”. A loro si sono aggiunti anche i contributi di vari corrispondenti stranieri di altre tv. “Negli anni la prospettiva nel raccontare il Mediterraneo è cambiata ed ha continuato ad ampliarsi anche nel modo nel quale di parla di accoglienza” osserva l’ex dirigente Rai ‘Mediterraneo’ “racconta gli scambi di secoli senza chiudere gli occhi su quello che non è solo un luogo di dialogo ma anche di scontri, grandi contraddizioni, tensioni. Raccontiamo poi anche la bellezza, l’arte la cultura, la cucina, la storia anche negli elementi di unione di paese in Paese- spiega Rino Cascio, caporedattore di Rai Sicilia -. Anche con il covid siamo riusciti a raccontare ciò che succedeva nell’area, grazie alla collaborazione delle tv straniere. Ora, stando attenti, siamo tornati alle trasferte, e mi stupisco di quanti luoghi riusciamo a raggiungere”. Per il Direttore della TgR Alessandro Casarin, ”Mediterraneo è il settimanale della Tgr che forse per primo, trent’anni fa, ha cominciato a raccontare due mondi divisi da un grande mare”. Oggi “continua ad offrire un importante contributo per comprendere il momento che viviamo”. La Tgr pensa a nuove rubriche di approfondimento come Mediterraneo? “Un’idea per una nuova rubrica me l’aveva data l’ex ministro degli esteri di Maio, proponendomi come tema i rapporti Italia – Cina, un argomento di grande attualità. Il problema è sempre il budget, negli anni non è mai stato tagliato ma anche aumentato”
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