Un Boa scatena il panico a Riccione, e non è il primo. Le guardie volontarie confermano di aver trovato altri esemplari. Di recente «ne è stato recuperato uno usato da una cubista per gli spettacoli hard», rivelano. E non è certo la prima volta, anzi. «Dei serpenti di cui ci viene segnalata la presenza – spiegano ancora i volontari – molti risultano poi proprio appartenere a chi li utilizza per show erotici nei locali notturni. Ce ne sono diversi purtroppo da queste parti, e non tutti custodiscono come dovrebbero queste animali».
LA CONFERMA è nel numero delle telefonate dei cittadini che li avvistano. Segnalazioni che arrivano tutte le settimane, ma la cattura dei serpenti non è sempre scontata. L’ultima è avvenuta nei giorni scorsi: un boa constrictor bianco, che vagava nelle trasversali tra i viali Ceccarini e Massaua. L’incubo è cominciato giovedì sera in viale Morgagni, quando la professoressa Mirella Morelli stava cenando in giardino con i nipotini, e si è trovata il rettile a mezzo metro dai piedi.
Tanto spavento, e dopo essere corsa in casa con i bambini ha immediatamente chiamato la polizia municipale, che è intervenuta subito. Nel frattempo il rettile era scappato. Vane le ricerche nelle proprietà dei vicini allertati anche attraverso i social network, fino a quando venerdì il boa è stato ritrovato morto nel giardino di un’altra casa in viale Bufalini.
SULL’EPISODIO la Morelli ha presentato un esposto ai carabinieri, ma la paura non è finita, perché, come racconta la professoressa, la famiglia proprietaria del boa potrebbe avere a casa altri esemplari. «Tra l’altro – aggiunge l’insegnante – la proprietaria dell’animale è venuta da me solo il terzo giorno, chiedendo chi avesse ritrovato il suo serpente. Davanti a me e ad altre quattro persone ha ammesso che si trattava di un giovane esemplare, già capace di sollevare il coperchio della teca che pesa cinque chili, e che da adulto avrebbe raggiunto i quattro metri di lunghezza. to, riposto in un secchio con coperchio». (…) Il Resto del Carlino
