Rinasce il Pepenero che trova casa in collina, al Pascià, mentre culla il sogno di tornare in tv con un prodotto del tutto nuovo, e pensa di sbarcare in riva al mare nelle calde serate estive. I tempi della chiusura del locale all’Azzarita e dell’indagine giudiziaria che ha coinvolto la società di gestione, sono lontani «e non mi riguardano» dice il ‘Capitano’ delle Peperine, Leonardo Dionigi.
«Pepenero è un marchio che nulla ha a che fare con la società di gestione del locale in passato, la Calderone srl – continua Dionigi -. Sono stato indagato per alcuni mesi, poi la mia posizione è stata archiviata. Stessa sorte ha avuto il marchio Pepenero che mi è stato restituito dal tribunale il 23 dicembre scorso dopo il sequestro nato dalla vicenda ormai nota. Pepenero oggi è un marchio registrato e di carne al fuoco ce n’è tanta».
Partiamo dal Pascià.
«Abbiamo inaugurato martedì scorso ed è andata bene. Le Peperine hanno dato una bella iniezione di energia, e ci voleva in un momento difficile per il divertimentificio italiano».
Che accordo ha stretto con la disco in collina?
«Chi gestisce oggi il Pascià ha la concessione da parte mia dell’utilizzo del marchio. Si tratta di un affitto del brand e della mia consulenza nella fase di sviluppo del club».
Già si parla di uno sbarco nella zona mare.
«E’ un’idea. Alcuni mesi prima di sviluppare l’operazione con la discoteca avevo pensato al progetto Riccione sud».
Un po’ di pepe per cambiare faccia allo storico dancing Bollicine?
«E’ il locale più interessante in zona. Ho avuto dei colloqui con i responsabili del locale, ma non è stato possibile arrivare a un accordo in tempi brevi. Il progetto intendeva coinvolgere anche altre realtà nella zona terme».
Ha abbandonato il progetto?«No, l’idea non è archiviata, anzi spero in sviluppi. E’ un’operazione possibile, anche se in fase embrionale. In estate chissà… vedremo. Comunque sia, oggi siamo al Pascià con l’intenzione di rimanerci. E le Peperine continueranno a seguirmi».
Anche in tv?
«Ci stiamo lavorando da un pezzo. E’ un progetto a livello nazionale che nulla avrebbe a che vedere con quanto visto in passato. Il programma assomiglierebbe a un real life, i tempi sono cambiati».
Ne è certo?
«Sì. L’epoca del classico night è lontana. Quanto viene proposto oggi è un divertimento per adulti, sexy e soft».
Il Resto del Carlino