Prendiamo i soldi poi ti ammazziamo. Parole che rimbombano nella testa della 64 sammarinese rapinata sabato nella sua casa di San Michele a Serravalle. E che difficilmente riuscirà a dimenticare. I malviventi erano in tre ed hanno aspettato che entrasse per trascinarla in casa con un coltello puntato alla gola.
Le dicevano – dice il figlio Fabrizio De Biagi – che una sua amica aveva detto loro che c’era una seconda cassaforte, ma non era vero. E’ stata un’ora con il coltello puntato alla gola ma non è servito a molto.
Hanno buttato tutto all’aria cercando in ogni angolo della casa, impartendo ordini alla signora che quasi non riusciva a respirare dalla paura. Lei ha eseguito gli ordini terrorizzata. Poi, dopo oltre un’ora di calvario, è stata rinchiusa in uno sgabuzzino al primo piano della villetta e i banditi hanno così avuto tutto il tempo per darsi alla fuga sfruttando la vicinanza al confine con l’Italia.
«A quel punto ha cercato un modo per liberarsi e chiamare aiuto. Ha usato un attaccapanni per far cadere la chiave su un foglio che aveva messo sotto la porta, ma non è riuscita nell’intento. Allora ha pensato di usare l’attrezzo che si usa per fare i buchi nelle cinture per aprire un varco nella porta. Ci ha messo un’ora per fare un buco abbastanza grande, mettere le mani sulla chiave e liberarsi. A quel punto mi ha chiamato e abbiamo allertato le forze dell’ordine».
Ora, a distanza di qualche giorno, a quei ricordi si aggiunge soltanto tantissima paura. «Dovrà andare un bel po’ di tempo da uno psicologo per cercare di dimenticare quanto accaduto quella notte – racconta il figlio – Ha gli incubi e sogna ripetutamente quel piede sotto la serranda del garage».
Dali è iniziato tutto in quel terribile sabato notte. «In quel momento ha realizzato che qualcosa non andava e ha iniziato veramente ad avvertire il pericolo. Ora è molto spaventata, fatica a prendere sonno, a rientrare in quella casa e le ore notturne sono le peggiori».
Dopo una prima deposizione a caldo rilasciata quella notte agli agenti, oggi la donna sporgerà denuncia, dopo aver quantificato il valore di quanto rubato dai banditi. Anche ieri mattina, intanto, la squadra scientifica della Gendarmeria della Repubblica è tornata nella villetta di Serravalle per effettuare un ulteriore sopralluogo e cercare ulteriori tracce lasciate dai malviventi.