San Marino. Niente incontro con il governo. Invece Grais va in tribunale

graisIl presidente di Banca Centrale, Wafik Grais ma nemmeno il direttore Lorenzo Savorelli si sono presentati all’incontro fissato dal governo per ieri mattina. In compenso Grais si è recato in tribunale per incontrare i magistrati. Troppe le pressioni che stanno investendo i vertici di Banca Centrale.
Le richieste inoltrate da Bcsm di sospendere dagli incarichi i manager delle banche che hanno procedimenti giudiziari in corso o sono stati condannati, stanno provocando un terremoto nel sistema finanziario sammarinese. A questo si aggiunge il fatto che Banca Centrale con lettera datata 4 ottobre, inviata sia all’Associazione bancaria sammarinese che agli istituti di credito, fa sapere di proseguire nelle attività di preparazione del programma Asset Quality Review (Aqr). Di fatto si tratta di un esame per verificare gli attivi delle banche (partecipazioni, crediti, portafoglio titoli) che verrà eseguito da una società specializzata riconosciuta a livello internazionale e il costo di tale operazione sarà sostenuta dalle stesse banche, in funzione della loro dimensione. L’Aqr un’operazione di trasparenza sul settore creditizio che comprende una valutazione generale del rischio delle banche e uno stress test per verificare la tenuta dei conti in situazioni estreme a livello macroeconomico.
E oggi, alle 12, l’Abs e le banche sammarinesi sono state convocate nella sede di Banca Centrale al fine di fare un aggiornamento sulla situazione e su quelli che saranno gli eventi futuri.
Una situazione che sta provocando un terremoto nel mondo bancario e finanziario del Titano, soprattutto in un momento come questo, a poco più di un mese dalle elezioni.
L’incontro di ieri mattina, tra il governo e i vertici di Banca Centrale, era stato annunciato dallo stesso esecutivo la scorsa settimana,subito dopo la notizia delle lettere inviate alle banche. In quel momento sia Grais che Savorelli erano a Washington per gli annual meeting del Fondo monetario internazionale. Teodoro Lonfernini, segretario al Turismo, a nome dell’esecutivo aveva sottolineato l’opportunità di un chiarimento con Banca Centrale. Chiarimento che era stato fissato per ieri mattina, ma al quale i vertici di via del Voltone non si sono presentati, inviato solo un rappresentante.
«Vogliamo conoscere il percorso che intendono adottare e se il congresso fissa un appuntamento per un chiarimento non è possibile non presentarsi – dichiara Lonfernini –. Riteniamo grave sottrarsi a un confronto con il congresso di Stato. Una gravissima mancanza di rispetto tra istituzioni».
Inutile nascondere che diversi membri del governo (ormai ex) sono rimasti molto male relativamente all’assenza dei numeri uno e due di Banca Centrale e si aspettano una visita al più presto che possa stemperare il tesissimo clima. Il Resto del Carlino