San Marino. FMI: ”Economia, crescita troppo lenta, introdurre subito l’Iva”

Il Fondo monetario internazionale promuove Banca Centrale, spinge l’acceleratore sull’introduzione dell’Iva e mette in guardia su un ritmo di crescita non sufficiente per far tornare il Pil sammarinese ai livelli pre-crisi. Nell’incontro di ieri a Palazzo Begni, Kazuko Shirono, capo delegazione della missione dell’Fmi, al termine di due settimane di incontri con mondo politico, istituzionale ed economico del Titano, anticipa e spiega i risultati principali della dichiarazione conclusiva alla visita, cui seguirà un report più esaustivo a fine marzo. Kazuko Shirono ha chiarito subito che San Marino «si sta riprendendo lentamente, anche se le sfide da affrontare in futuro sono ancora considerevoli». L’attuale ritmo di crescita del Titano infatti per la delegazione Fmi «non è sufficiente per far sì che il Pil torni ai livelli precedenti alla crisi, sono necessari aggiustamenti e l’introduzione di riforme». Per conseguire una crescita a medio termine sostenibile e solida, spiega Kazuko Shirono, è necessario «ripristinare lo stato di salute del sistema bancario sammarinese e avere finanze solide». Di qui il giudizio favorevole all’impegno condotto in questi mesi da Banca Centrale: «Accogliamo positivamente l’attività di Aqr e revisione degli attivi in corso. È strumentale per poter risolvere le problematiche del settore bancario».
RISPETTO le politiche di bilancio e i problemi di liquidità, sono richiesti «aggiustamenti di bilancio per la graduale ricostituzione di riserve che ad oggi sono state sfruttate del tutto». Per questo San Marino necessita anche di maggiori entrate e «l’introduzione dell’Iva – caldeggia la portavoce di Fmi – svolgerebbe un ruolo fondamentale» negli aggiustamenti di bilancio. E ancora, la delegazione torna a sollecitare le riforme strutturali per San Marino, «tese a migliorare il contesto imprenditoriale, a garantire maggiore flessibilità nel mercato del lavoro e ad aumentare il potenziale di crescita nel medio termine». A riguardo, Kazuko Shirono riconosce il bisogno di un programma di riforme piuttosto ambizioso rispetto il quale va stabilito un calendario in cui definire gli obiettivi a medio termine, le priorità e la sequenzialita’ delle riforme da portare avanti. Infine, sollecitata dai cronisti ad affrontare il nodo Cassa di Risparmio, il capo delegazione si limita a rispondere che essendo l’Aqr ancora in corso «è prematuro dire quello che accadrà alla Cassa che è la principale banca del sistema, ma una delle banche». Una strategia credibile per Crrsm in definivita «deve essere sviluppata – conclude – sulla base dei risultati dell’Aqr». Il Resto del Carlino