Cronaca. Ragazzo di 21 anni ucciso e fatto a pezzi, spunta una testimone: «Quella bici ci ha insospettiti». Cosa è emerso

La periferia di Spoleto è stata sconvolta nella serata di lunedì dal ritrovamento del corpo smembrato di un giovane, abbandonato in un sacco di plastica in un terreno vicino a diverse abitazioni e a ridosso di un’area giochi per bambini. Non appena l’allarme è scattato, gli investigatori hanno confermato che si tratta di un omicidio, probabilmente compiuto altrove con un’arma da taglio.

Gli accertamenti indicano che la vittima è probabilmente Bala Sagor, 21enne originario del Bangladesh, regolarmente soggiornante in Italia presso un centro di solidarietà locale e impiegato come aiuto cuoco. Il giovane risultava irreperibile dal 18 settembre. Accanto al sacco è stata trovata una bicicletta elettrica, successivamente repertata dai carabinieri; una testimone ha confermato che la bici apparteneva alla vittima, elemento che ha permesso di ricostruire parte dei movimenti del giovane prima del delitto.

L’allarme e le testimonianze dei residenti

L’allarme è partito da un abitante della zona, che notando la bicicletta ha immediatamente contattato le forze dell’ordine. «Mio marito stava facendo dei lavori in giardino. È andato sul retro dell’abitazione e fuori ha visto la bicicletta elettrica», ha raccontato una donna del posto. «Ci è sembrato strano vederla lì perché è molto costosa. Abbiamo avvisato i carabinieri e loro hanno trovato il sacco proprio sotto alla bici». L’area è dotata di telecamere di sorveglianza, i cui dischetti sono stati immediatamente acquisiti dagli investigatori per ricostruire quanto accaduto.

Le indagini

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Spoleto e affidate ai carabinieri del comando provinciale di Perugia e della compagnia di Spoleto, con il supporto del comandante provinciale, colonnello Sergio Molinari. Al momento non risultano fermi. L’esame autoptico, affidato all’istituto di medicina legale di Perugia, dovrà confermare le cause della morte, ipotizzate come ferite da taglio. La presenza di un secondo sacco trovato nella stessa zona in mattinata si è rivelata inutile ai fini delle indagini, ma il ritrovamento iniziale rimane un elemento cruciale.

Gestione dell’area e sicurezza

Intanto, la Valle Umbra Servizi ha comunicato che le forze dell’ordine hanno disposto l’interdizione temporanea dell’area, sospendendo il servizio di raccolta rifiuti, per permettere agli investigatori di lavorare in sicurezza. Le attività continueranno nei prossimi giorni per ascoltare testimoni e raccogliere ulteriori elementi che possano chiarire responsabilità e dinamica del delitto.

Leggo.it