Andorra notifica per iscritto all’UE che non applicherà provvisoriamente l’Accordo di associazione
Andorra non potrà applicare provvisoriamente l’Accordo nelle condizioni stabilite dall’articolo 112 dell’Accordo
Andorra la Vella, 24 settembre 2025 – Il Governo di Andorra ha confermato di aver trasmesso formalmente alle istituzioni europee l’impossibilità di applicare provvisoriamente l’Accordo di associazione con l’Unione Europea prima della celebrazione del referendum nazionale, come aveva già spiegato oralmente il Segretario di Stato per le Relazioni con l’Unione Europea, Landry Riba, dinanzi alla Commissione Legislativa di Politica Estera del Consiglio Generale lo scorso 3 luglio.

Secondo il Governo, il documento è stato inviato il 7 marzo 2025 alla Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, allora detenuta dalla Polonia. Questa comunicazione spiegava dettagliatamente che, conformemente alla Legge qualificata che regola l’attività dello Stato in materia di Trattati del 1996, Andorra non poteva applicare provvisoriamente l’Accordo nelle condizioni stabilite dall’articolo 112 dell’Accordo quadro, a causa di limitazioni legali interne.
Il documento inviato richiamava le disposizioni dell’articolo 18 della legge citata, che stabiliscono che l’applicazione provvisoria di un trattato è possibile solo quando si verificano determinati requisiti eccezionali, quali:
- Casi di necessità straordinaria e urgente.
- Che il trattato non incida su materie regolate da Leggi Qualificate, come i diritti fondamentali o l’organizzazione interna dello Stato.
- Che la sua approvazione non richieda procedure stabilite dalla Costituzione.
- Che non generi situazioni praticamente irreversibili.
Il testo sottolinea che l’Accordo di associazione non soddisfa nessuno di questi requisiti, per cui non può essere applicato provvisoriamente ad Andorra.
Oltre che alla Presidenza del Consiglio, la notifica è stata condivisa con i rappresentanti permanenti degli Stati membri dell’UE, con gli ambasciatori di Francia e Spagna ad Andorra, con il Segretariato Generale della Commissione Europea e con la Commissione Affari Esteri del Parlamento Europeo. È stata inoltre consegnata agli ambasciatori accreditati ad Andorra durante la riunione del 14 marzo, organizzata in occasione del 32º anniversario della Costituzione.
In merito al contenuto, la comunicazione specificava:
“I servizi amministrativi del Governo di Andorra, incaricati di seguire le procedure di conclusione dell’Accordo di associazione, sono stati informati della possibilità che l’Accordo venga qualificato come accordo misto. Se così fosse, emergerebbero difficoltà legali, poiché il quadro giuridico vigente non consente l’applicazione provvisoria così come previsto dall’articolo 112.”
Il Governo ha sottolineato che tale notifica non costituisce un’azione di blocco né di inattività, ma semplicemente informa le istituzioni europee circa l’impossibilità legale del Principato di procedere a un’applicazione provvisoria dell’Accordo prima di completare le proprie procedure interne di ratifica.
Il testo ricorda inoltre che l’attivazione dell’articolo 112.2 può avvenire solo quando l’Accordo produca già effetti giuridici per le parti che lo hanno firmato e che, fino ad oggi, la firma formale non è ancora avvenuta, rendendo quindi impossibile la sua applicazione provvisoria.
Una volta depositato lo strumento di ratifica, Andorra avrà tempo sufficiente per ribadire formalmente la propria posizione nel caso in cui una delle parti indichi che l’applicazione provvisoria non possa aver luogo.
In conclusione, il Governo di Andorra assicura che le istituzioni europee sono pienamente informate della situazione legislativa del Principato riguardo all’Accordo e che qualsiasi futura applicazione provvisoria dovrà rispettare i procedimenti legali nazionali vigenti.
La Veu Lliure