Cronaca. Venezuela, arrestata anche la moglie di Giancarlo Spinelli: il cesenate da un anno e mezzo in carcere per traffico d’armi

C’è una clamorosa svolta nel caso di Giancarlo Spinelli, il cesenate di 59 anni detenuto da oltre un anno e mezzo in Venezuela con l’accusa di tradimento della patria. Nelle ultime ore è infatti emersa la notizia che anche la moglie del professionista, la venezuelana Maria Alejandra Portillo, è stata arrestata.

A confermarlo è il cugino dell’architetto, residente a Cesena, che non nasconde la propria angoscia: racconta come l’ultimo accesso WhatsApp della donna risalga al 21 agosto e sottolinea di non riuscire a stabilire alcun contatto con l’ambasciata italiana a Caracas. La situazione appare ancora più drammatica se si considera che Maria Alejandra non ha più alcun sostegno familiare: due anni fa aveva perso la madre e nello scorso agosto anche il padre.

Spinelli, nato a Cesena ma da bambino trasferitosi in Venezuela, era noto come architetto prima che la sua vita fosse travolta da un’inchiesta che lo lega a un presunto traffico internazionale di armi. Già lo scorso maggio, la moglie aveva denunciato pubblicamente le condizioni di salute critiche del marito nel carcere di Yare III a Caracas, dopo una prima detenzione nella struttura politica di Helicoide.

Secondo quanto riportato dai media venezuelani, il ministro dell’Interno Diosdado Cabello ha mostrato in conferenza stampa la foto della coppia, sostenendo il loro coinvolgimento in un’operazione di importazione di 400 fucili dagli Stati Uniti, accompagnati da migliaia di munizioni. Le accuse parlano persino di un ipotetico attentato contro il presidente Nicolas Maduro. In una delle chat intercettate dagli investigatori, sarebbe stato commentato che l’assalto al Palazzo Miraflores, sede del governo, appariva “una missione facile” e che sarebbero stati colpiti senza scrupoli persino animali presenti.

L’episodio si inserisce in un clima politico e diplomatico incandescente tra Caracas e Washington. Dopo le contestate elezioni del luglio 2024, Maduro resta al potere e di recente ha annunciato di essere pronto a una “fase di lotta armata” qualora gli Stati Uniti tentassero un attacco. Le tensioni si sono acuite anche a seguito della decisione dell’amministrazione Trump di rafforzare la presenza militare statunitense nei Caraibi. Nell’agosto scorso il Dipartimento di Stato americano aveva addirittura messo una taglia da 50 milioni di dollari sull’arresto del leader venezuelano.

Oggi la vicenda Spinelli si intreccia con queste tensioni geopolitiche, alimentando l’apprensione dei familiari e il timore di un ulteriore inasprimento delle condizioni di detenzione della coppia.