Questa sera Castel Sismondo brillerà di luce rossa come segno di adesione del Comune di Rimini alla Giornata internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari, un’iniziativa promossa da ANCI e Croce Rossa Italiana.
Il gesto simbolico assume quest’anno un rilievo particolare: ricorre infatti l’80° anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, tragedie che hanno lasciato conseguenze umanitarie e ambientali ancora oggi visibili.
Come ricordato nella richiesta di adesione inviata ai Comuni dell’Emilia-Romagna, il tema del disarmo nucleare resta di stringente attualità: nel mondo sono presenti quasi 13.000 ordigni nucleari, e secondo gli analisti il rischio di utilizzo non era così elevato dalla fine della Guerra Fredda. Inoltre, secondo un’indagine ICAN del 2020, l’87% degli italiani si dichiarava favorevole all’adesione del nostro Paese al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari.
Illuminare Castel Sismondo di rosso vuole dunque essere un gesto di sensibilizzazione: un invito rivolto alla cittadinanza a mantenere alta l’attenzione sull’obiettivo del disarmo e sulla costruzione di un futuro libero dalla minaccia atomica.
L’amministrazione comunale sottolinea che l’iniziativa non è solo simbolica, ma parte di un impegno più ampio per promuovere i valori di pace, cooperazione internazionale e sicurezza globale, affinché le nuove generazioni possano crescere in un mondo privo della paura nucleare.