L’economia di San Marino «mantiene uno slancio positivo», ma rimane esposta a vulnerabilità significative sul fronte fiscale e bancario. È quanto emerge dalla Dichiarazione Conclusiva dello Staff del Fondo Monetario Internazionale, al termine della missione annuale ai sensi dell’Articolo IV, che anticipa il rapporto in via di presentazione al Board dell’istituto di Washington.
Secondo gli analisti del Fondo, il modello di crescita della Repubblica ha mostrato resilienza agli shock recenti, grazie a una gestione di bilancio prudente e ai progressi nel risanamento del settore bancario. Tuttavia, sfide irrisolte richiedono ulteriori interventi: «La messa in sicurezza della stabilità macroeconomica, un debito ancora elevato e significative sopravvenienze passive», scrive il FMI, implicano un consolidamento fiscale addizionale e una riforma profonda del settore creditizio.
Crescita in ripresa, trainata da consumi e servizi
Il PIL sammarinese è cresciuto dell’1% nel 2024, in accelerazione dopo il rallentamento del 2023. La domanda interna – sorretta da salari reali in aumento, mercato del lavoro solido e tassi in calo – ha compensato il calo delle esportazioni e la normalizzazione del manifatturiero post-incentivi. In spolvero i servizi, alimentati da turismo e consumi.
Le previsioni per il biennio 2025-26 indicano un rafforzamento, legato alla ripresa della domanda esterna e a un contesto interno favorevole agli investimenti. Tuttavia, i rischi esterni – tensioni commerciali, volatilità delle commodity, incertezza geopolitica – restano elevati.
Pressione sui conti pubblici, debito oltre il 62% del PIL
Sul piano fiscale, il 2024 ha registrato un andamento migliore delle stime, grazie a entrate una tantum e contenimento della spesa. Nel 2025, invece, il FMI segnala crescenti pressioni derivanti da maggiori trasferimenti e assunzioni pubbliche. Il rapporto debito/PIL, pur in discesa, si attesta al 62,8%, livello considerato ancora alto per una piccola economia euroizzata.
Per centrare l’obiettivo governativo di scendere sotto il 60% nel medio termine, il Fondo raccomanda uno sforzo di bilancio aggiuntivo dello 0,8% del PIL in due anni, attraverso l’introduzione di una IVA semplice ed efficace, la riforma dell’imposta sul reddito (ampliando la base imponibile), la digitalizzazione dell’amministrazione e un controllo più severo su salari pubblici e pensioni.
Banche: migliorano gli NPL, ma capitalizzazione fragile
Il sistema bancario mostra segnali di riassestamento. Gli NPL sono calati al 16,9% nel 2024 dal 21% del 2023 e la liquidità beneficia del recupero atteso dall’Asset Management Company, che ha già rimborsato oltre 41 milioni di euro sulla tranche senior. Restano però rischi sulla qualità degli attivi, sulla redditività – compressa da margini di interesse in calo e costi operativi elevati – e soprattutto sulla capitalizzazione, che in alcune banche «rimane limitata».
Lo staff FMI invita ad attivare piani credibili di ricapitalizzazione, accelerare la riduzione degli immobili nei bilanci e razionalizzare i costi di struttura del settore.
UE, pensioni e riforme orizzontali
Di fronte a un orizzonte di incertezza, il Fondo sollecita di cogliere l’opportunità data dal futuro Accordo di Associazione con l’UE: esso imporrà un aggiornamento degli standard regolatori bancari e fiscali, nonché un programma riformatore di ampio respiro.
Sul fronte pensionistico, nonostante la riforma del 2022 abbia posticipato di un decennio l’esaurimento del fondo, servono «ulteriori calibrazioni» per garantire sostenibilità a lungo termine.
Infine, sul piano strutturale, il FMI indica alcune priorità: maggiore flessibilità al mercato del lavoro, correzione delle distorsioni nel comparto immobiliare-finanziario, efficienza energetica e digitalizzazione.
Il messaggio di Washington
In sintesi, la missione riconosce la resilienza dell’economia sammarinese e i progressi compiuti sul fronte bancario e fiscale, ma non nasconde i rischi. La raccomandazione chiave resta quella di mantenere una linea di «prudenza macroeconomica» e di accelerare le riforme, agganciando la traiettoria del Paese all’integrazione europea.
Leggi il comunicato stampa integrale: San Marino – 2025 – Concluding Statement IT-2