Dal Fondo Monetario Internazionale arriva il semaforo verde per la politica finanziaria sammarinese e per la capacità di resilienza del suo sistema. Un risultato molto soddisfacente emerso dopo due settimane di incontri e di confronti con tutti gli attori del sistema istituzionale ed economico finanziario locale, nell’ambito della missione Article 4. Il Segretario alle Finanze Marco Gatti non nasconde il suo compiacimento: “Ci è stato fornito lo stato aggiornato della salute della nostra economia – spiega in conferenza stampa – con dati sicuramente migliorativi rispetto alle previsioni del 2024. Ci sono stati dati i suggerimenti per mitigare le criticità e, contestualmente, per cogliere le positività che ci possono essere in vari passaggi. Contiamo di migliorare ancora”.
Nel 2024 il Pil è aumentato dell’1 per cento e la crescita si rafforzerà nel prossimo biennio. Anche il bilancio ha superato le aspettative, dicono gli interessati. Però non basta: il rapporto debito/Pil attualmente al 62,8 per cento è ancora troppo alto. Per scendere sotto al 60 (questo è l’obiettivo del Governo) sarà necessario uno sforzo pari allo 0,8 per cento del Pil per i prossimi due anni. Sicuramente, la prima attenzione va all’IGR e all’introduzione del sistema IVA, ma tra i punti da potenziare c’è anche quello della raccolta dei dati statistici e la loro elaborazione. Senza dati è difficile architettare qualsiasi progetto.
Poi c’è l’Accordo con la EU, che sarà una grande sfida per tutto il sistema e in particolare per il settore bancario/finanziario non solo per la necessità di adeguamento dell’apparato normativo, ma anche per le prassi operative fin qui adottate, che dovranno essere allineate agli standard internazionali. “Quello che è stato fatto in questi anni è servito a fortificare il sistema bancario – conferma Gatti – che oggi ha una sua stabilità”. Anticipa: “Nei prossimi giorni, sarà nostro dovere elaborare una strategia Paese con tutti gli attori coinvolti, a cominciare da Banca Centrale”. A ottobre, a Washington ci saranno ulteriori incontri proprio per mettere a punto le analisi fatte e decidere i passi successivi. A novembre, la discussione del nostro sistema Paese, che sarà presentato a tutti gli altri 191 Paesi da Riccardo Ercoli, rappresentante del board San Marino all’FMI, presente in conferenza stampa.
La capodelegazione FMI Anna Shabunina sottolinea i risultati ottenuti a livello di bilancio, confermando le anticipazioni di Gatti, grazie ad un’economia molto diversificata e alla crescita dell’occupazione, che hanno permesso di sostenere gli shock derivanti dalle tante incertezze a livello internazionale. “Nonostante la crescita del PIL, il bilancio rimane sempre attenzionato” avverte, perché per sostenere gli obiettivi che sono stati individuati sono necessarie le riforme, le quali devono essere affiancate dalla digitalizzazione del sistema e da una migliore efficienza della spesa pubblica. Aggiunge: “Importanti progressi sono stati realizzati anche nel settore bancario a livello di NPL e di miglioramento della liquidità”. Rimane la grossa sfida della capitalizzazione per rafforzare la credibilità del sistema e riportarlo in linea con gli standard europei.
Sollecitato sull’argomento della necessità di investimenti per le banche sammarinesi, il direttore di BCSM Andrea Vivoli spiega che, in merito alle criticità ereditate da un passato “turbolento”, il problema vero è stato quello di rivolgersi sempre all’interno del sistema per cercare di risolvere i problemi. Gli investitori esterni sono importanti, ovviamente dopo attenta verifica di tutte le loro potenzialità, specialmente quando si tratta di grandi gruppi con attività in campo internazionale. In merito alle attuali vicende che vedono protagonista Banca di San Marino e gli interessi espressi in merito da un investitore esterno, Vivoli semplicemente risponde: “Siamo in fase istruttoria”.
Per il resto, anche la presidente Katia Tomasetti giudica proficua la visita del FMI perché ha potuto rilevare la positività di un sistema bancario che ha dato prova di grande capacità di resilienza e di aumento della sua liquidità.
Mettendo insieme tutte le considerazioni che sono venute dal lungo e approfondito esame di queste due settimane di lavori e dal fatto che San Marino è riuscito addirittura a superare le previsioni del FMI (che ha un atteggiamento sempre prudenziale), il Segretario Gatti auspica che a novembre, a Washington, la Repubblica potrà celebrare il raggiungimento del 60% nel rapporto debito/PIL.