San Marino. RETE: ”Li volevate spettatori, sono tornati protagonisti”

Nelle ultime settimane la piazza è tornata a riempirsi.
Lo ha fatto per chiedere di accertare fatti e responsabilità, quando un condannato in Italia per abusi su minori ha potuto circolare liberamente per mesi nella nostra Repubblica.
Lo ha fatto per il riconoscimento della Palestina, sollecitando a più riprese il Governo a reagire e prendere posizione di fronte al genocidio in corso a Gaza.
Lo ha fatto ancora martedì scorso, quando 10 mila persone sono scese in piazza contro la riforma IGR scritta da Gatti.



C’è un filo che lega queste mobilitazioni: i silenzi, le omissioni e l’autoritarismo di un Congresso di Stato che decide senza ascoltare, senza confrontarsi, senza preoccuparsi di ciò che davvero serve al Paese.

La popolazione ha dato una grande lezione a questo Governo, chiedendo – anzi pretendendo – verità, giustizia ed equità. Ha costretto i Segretari di Stato a fare i conti con le loro decisioni scellerate, dimostrando che la politica non appartiene a pochi chiusi nelle stanze del potere, ma a chi ogni giorno vive i problemi reali del Paese.

La piazza ha parlato, forte e chiaro.

RETE l’ha ascoltata e continuerà a farlo, combattendo al fianco di chi vuole un Paese non omertoso, più giusto e più equo.

RETE