Una compravendita immobiliare finita al centro di un’inchiesta giudiziaria. Il prossimo 9 ottobre davanti al tribunale di Rimini si terrà l’udienza predibattimentale per un 46enne e una 48enne accusati di aver messo in piedi una truffa nella cessione di un appartamento situato in viale Borgonovo a Riccione.
L’accusa: documento tecnico irregolare
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’uomo avrebbe venduto l’immobile con la collaborazione di un’architetta incaricata di predisporre la relazione tecnica necessaria al rogito. Il documento, risultato poi mendace, attestava la piena conformità edilizia dell’abitazione. In realtà, l’appartamento presentava diverse difformità urbanistiche e strutturali non sanabili, tali da renderlo di fatto non commerciabile.
Le irregolarità scoperte
L’episodio risale al 2021, anno in cui l’acquirente — una donna di 52 anni — aveva sottoscritto preliminare e rogito versando 335mila euro, convinta di acquistare una casa priva di problemi. Le successive verifiche hanno però evidenziato numerosi vizi: altezze interne fuori norma, ampliamenti mai autorizzati, modifiche rilevanti alla copertura e una veranda ingrandita oltre i limiti consentiti. Elementi che, secondo gli inquirenti, non potevano sfuggire né al venditore né alla professionista.
Le posizioni delle parti
Gli investigatori parlano di un “silenzio malizioso” da parte del proprietario, che avrebbe rassicurato l’acquirente sulla commerciabilità dell’alloggio. La figura tecnica è invece ritenuta determinante per aver redatto una relazione non veritiera, che avrebbe inciso in modo decisivo sull’equilibrio contrattuale, inducendo la controparte a concludere un affare che altrimenti non avrebbe accettato.
Difese contrapposte
La donna raggirata sarà rappresentata dall’avvocato Stefano Caroli. L’architetta imputata è difesa dall’avvocata Cesarina Mitaritonna del foro di Bologna, mentre il venditore sarà assistito dall’avvocato Moreno Maresi del foro di Rimini.