San Marino. Attiva-Mente sull’autismo: “Distinguere per liberare, la via per la Vita Indipendente”

L’associazione Attiva-Mente interviene con decisione sul dibattito attorno alle dichiarazioni dell’ex presidente USA Donald Trump sull’autismo, ribadendo la necessità di distinguere nettamente tra malattia e disabilità. “Ridurre l’autismo a una malattia da prevenire o curare significa ignorare che si tratta di una condizione neurologica, non di una patologia”, sottolinea l’associazione, che mette in guardia contro equivoci culturali e linguistici capaci di produrre “danni enormi”.

Il comunicato ricorda come la malattia appartenga al campo medico, dove si diagnostica e si cura, mentre la disabilità riguarda il campo sociale e dei diritti, nascendo dall’interazione tra le caratteristiche individuali e un ambiente che spesso presenta barriere. “Una persona nello spettro autistico non è malata e non deve guarire da nulla. Confondere i due piani rischia di far arretrare di decenni la cultura dei diritti”, afferma Attiva-Mente.

L’associazione invita a distinguere anche nell’azione collettiva: le associazioni di malati si battono per cure e ricerca, mentre quelle delle persone con disabilità si concentrano su autonomia, indipendenza e uguaglianza. Fondere indistintamente i due percorsi, avverte Attiva-Mente, “finisce col rafforzare il pregiudizio che i disabili siano malati da curare e non cittadini da includere”.

Un principio sancito anche dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che definisce la disabilità come effetto dell’interazione con barriere sociali e ambientali, non come patologia. “La chiarezza dei ruoli e delle identità è essenziale per avanzare verso una società davvero inclusiva, capace di riconoscere la malattia come fatto sanitario e la disabilità come questione di giustizia sociale e di diritti”, conclude il comunicato.