San Marino, caso pedofilo: la Segreteria di Stato ribatte e fissa punti certi rispondendo ad una interpellanza. Ecco come è andata…

Dalla Segreteria di Stato alla Giustizia arrivano risposte ufficiali all’interpellanza parlamentare relativa alla vicenda di Steven James Raul, il 27enne cittadino sammarinese arrestato lo scorso 23 agosto a Rimini dopo una condanna in Italia per violenza sessuale aggravata e continuata su minori. Le precisazioni fornite in aula delineano nuovi elementi certi che riguardano il percorso giudiziario e il trattamento della sua posizione sul Titano.

Il primo punto affrontato riguarda le modalità con cui San Marino è venuto a conoscenza della condanna e della richiesta di arresto. La Segreteria ha spiegato che il 18 giugno la Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona aveva inviato una comunicazione informale via e?mail, ossia non per le ordinarie vie diplomatiche previste dalla Convenzione europea di estradizione. Successivamente, il 2 luglio, in Congresso è stata presentata la richiesta italiana di estradizione e arresto provvisorio, insieme all’indicazione dei reati accertati in Italia. In quella sede venne segnalato anche il consenso, in quanto cittadino sammarinese residente, a espiare la pena all’interno del territorio della Repubblica.

Un altro passaggio centrale riguarda la stessa richiesta di estradizione. La Segreteria ha ribadito che San Marino non concede l’estradizione dei propri cittadini, nel rispetto di precise convenzioni bilaterali. In più, la domanda proveniente dall’Italia è stata dichiarata “irrituale”, poiché trasmessa via e?mail dalla cancelleria penale della Corte d’Appello di Ancona, mentre le procedure corrette richiedono il tramite delle vie diplomatiche.

A proposito dell’interpellanza che chiedeva chiarimenti sull’esistenza di procedimenti penali in corso a San Marino per fatti analoghi, è stato confermato che non ci sono pendenze per abusi sessuali sul Titano. Sul certificato penale risulta soltanto una querela per percosse relative a un episodio avvenuto l’11 aprile 2021 a Murata, procedimento conclusosi con l’estinzione del reato a seguito della remissione della querela stessa.

La Segreteria ha inoltre fatto riferimento all’attività lavorativa svolta dal 27enne nelle mense scolastiche, specificando che il suo impiego era limitato alle cucine e che non ha mai avuto contatti diretti con i bambini.

Le precisazioni ufficiali fornite all’interpellanza mettono in evidenza il quadro istituzionale della vicenda, delineando i canali attraverso cui la Repubblica è stata messa a conoscenza della condanna e chiarendo i limiti normativi in materia di estradizione dei propri cittadini. In questo modo emergono elementi chiari e certificati che costituiscono la base del trattamento giudiziario riservato al caso Raul a San Marino.