Cronaca. Ravenna, sub scomparso al Paguro: due indagati per omicidio colposo, ancora nessuna traccia del corpo

Sono trascorsi 44 giorni dalla scomparsa di Ugo Coppola, il sub di 54 anni originario di Pescara che a metà agosto non fece più ritorno da un’immersione sul relitto del Paguro, al largo di Porto Corsini. Nonostante le ricerche, il suo corpo non è mai stato recuperato, e la vicenda resta avvolta da interrogativi aperti. Nel frattempo, però, l’indagine della Procura di Ravenna ha imboccato una svolta significativa.

Il sostituto procuratore Silvia Ziniti, che coordina l’inchiesta, ha disposto l’iscrizione di due persone nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Le attenzioni investigative non si concentrano soltanto sulla spedizione subacquea organizzata dal centro Dive Planet di Rimini, ma si allargano anche al percorso di abilitazione seguito da Coppola per ottenere le certificazioni necessarie a immersioni complesse come quella sul relitto del Paguro.

Il sito in cui è avvenuta la tragedia non è infatti un punto qualsiasi: si tratta della storica piattaforma metanifera esplosa il 28 settembre 1965 e successivamente inabissatasi, trasformata oggi in un relitto frequentato da appassionati di immersioni. Proprio le condizioni particolari di quell’ambiente richiedono licenze specifiche e un addestramento mirato, aspetti su cui la Procura intende fare chiarezza.

L’iscrizione dei due indagati segna un passaggio cruciale nelle indagini, con l’obiettivo di ricostruire eventuali responsabilità organizzative e valutare se siano state rispettate in pieno le procedure di sicurezza. Resta intanto il dolore dei familiari e il mistero sulle sorti di Coppola, di cui, a distanza di settimane, non è stata ancora trovata alcuna traccia.