Aveva fatto il giro del web la bravata di due ventenni milanesi che, nel luglio 2023, avevano inscenato un finto malore a Coriano per farsi accompagnare dal 118 fino a Riccione durante la Notte Rosa. Il tutto era stato filmato e pubblicato su TikTok, scatenando indignazione e polemiche a livello nazionale.
Oggi la vicenda torna d’attualità: l’Ausl Romagna si è infatti costituita parte civile nel processo contro i due giovani, accusati di interruzione di pubblico servizio. L’azienda sanitaria ha quantificato i danni subiti chiedendone il risarcimento in tribunale.
Nel video che aveva raccolto migliaia di visualizzazioni, si vedeva uno dei ragazzi fingersi svenuto mentre l’altro chiamava i soccorsi. L’arrivo dell’ambulanza e il trasporto fino a Riccione, trasformato in “passaggio gratuito”, erano stati il culmine dello “scherzo”. Un gesto definito grave non solo dai cittadini, ma anche dal ministro Matteo Salvini, che lo commentò pubblicamente condannandolo come irrispettoso verso i soccorritori e la collettività.
L’udienza predibattimentale, già avviata, ha subìto un rinvio per un vizio procedurale: il procedimento riprenderà a novembre davanti al giudice Alessandro Capodimonte. Nel frattempo resta l’impegno dell’Ausl a far valere le proprie ragioni, sottolineando come le risorse del 118 non possano mai essere sprecate per scherzi di cattivo gusto.
La vicenda dei “tiktoker dell’ambulanza” rimane così un caso emblematico di come un contenuto pensato per attirare click e visualizzazioni possa trasformarsi in un processo con pesanti conseguenze legali.