Cronaca. Ravenna, il processo al pensionato che annegò la moglie malata: “Fu un gesto che non so spiegare”

In aula si è rivissuto il dramma che sconvolse la città il 9 settembre 2024, quando una donna di 79 anni, malata da tempo di Alzheimer, venne trovata senza vita nella vasca da bagno della sua abitazione. A raccontare davanti alla Corte d’Assise quelle ore è stato ieri, 1° ottobre 2025, il marito, Enzo Giardi, oggi imputato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.

Il pensionato, attualmente ai domiciliari a casa della sorella, ha ricostruito gli anni difficili dell’assistenza alla moglie, fino a quel gesto che ha ammesso ma che continua a non sapersi spiegare pienamente. Ha descritto la fatica quotidiana, la perdita progressiva di autonomia della donna e la sensazione di esasperazione maturata nel tempo. L’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Daniele Barberini, ha sottolineato invece la natura intenzionale e definitiva dell’atto, incalzando l’imputato sulle sue condizioni mentali al momento dei fatti.

La linea difensiva, affidata alle avvocate Monica Miserocchi e Antonella Monteleone, ha puntato sul contesto psicologico e sull’assenza di premeditazione, insistendo sull’emotività e sull’esasperazione come elementi da valutare con attenzione. A rendere ancora più dolorosa la vicenda è il fatto che il giorno successivo all’omicidio la donna sarebbe dovuta entrare nella residenza sanitaria “Rosa dei Venti”, dopo che i servizi sanitari e i figli avevano concordato il trasferimento.

Nelle udienze precedenti, proprio i figli avevano raccontato la lunga battaglia per convincere il padre ad accettare il ricovero della madre. Le loro dichiarazioni avevano delineato un contesto familiare teso e segnato da anni di sofferenza.

Il processo entra ora nella fase decisiva: il 5 novembre si discuterà la perizia psichiatrica, che stabilirà se Giardi fosse capace di intendere e di volere al momento del gesto. La sentenza è attesa entro la fine dell’anno e dovrà fare luce su uno dei casi più dolorosi che Ravenna abbia conosciuto negli ultimi anni, in bilico tra la tragedia familiare e la valutazione giuridica della responsabilità penale.