Ore decisive per la vicenda della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria composta da 44 imbarcazioni dirette a Gaza per rompere il blocco navale imposto da Israele. La Marina di Tel Aviv ha intercettato nella notte 19 navi, tra cui la Morgana, con a bordo il senatore riminese del M5s Marco Croatti e l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Benedetta Scuderi. In totale sono 22 gli italiani fermati, come confermato stamattina dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Stanno tutti bene – ha assicurato il titolare della Farnesina in un’informativa alla Camera –. Il Consolato generale a Gerusalemme e quello a Tel Aviv sono già al lavoro per assisterli nelle procedure di rimpatrio”. Tajani ha spiegato che chi accetterà l’espulsione volontaria potrà rientrare già da venerdì 3 ottobre, mentre chi deciderà di opporsi dovrà attendere le procedure giudiziarie israeliane, con tempi stimati di 48-72 ore.
Operazione militare massiccia e senza violenze dichiarate
Secondo quanto riferito da Tajani, Israele ha impiegato almeno 16 unità navali nell’operazione, coordinata nel tentativo di evitare incidenti. Le manovre di abbordaggio, ha sottolineato, sarebbero avvenute “in modo pacifico e senza atti di violenza”. Una volta giunti al porto di Ashdod, gli attivisti verranno identificati, formalmente fermati e successivamente espulsi con voli charter diretti verso l’Europa.

Versioni contrapposte e tensione diplomatica
Tel Aviv ha ribadito su X che i passeggeri “stanno viaggiando sani e salvi verso Israele”, diffondendo foto di attivisti apparentemente sereni, tra cui una visibilmente provata Greta Thunberg. Gli organizzatori della Flotilla però denunciano l’uso di idranti contro diverse imbarcazioni e sostengono che la nave Florida sia stata “speronata deliberatamente”: azioni che, a loro dire, configurerebbero “crimini di guerra” contro navi umanitarie disarmate.
Il quadro internazionale
Alle critiche si è aggiunta la condanna dell’Iran, che ha definito l’intervento israeliano “un atto di terrorismo” e “una chiara violazione del diritto internazionale”, invitando la comunità internazionale a reagire. Intanto, fonti della Flotilla citate da Al Jazeera fanno sapere che 23 barche sono ancora in navigazione verso la Striscia, mentre due avrebbero virato verso nord, probabilmente in direzione di Cipro.
Le prossime ore
La conclusione dell’operazione navale è attesa entro la giornata odierna, ma la tensione diplomatica resta alta. Da una parte Israele difende la legittimità del blocco navale e delle operazioni di fermo, dall’altra gli attivisti denunciano violazioni gravi e annunciano che una nuova ondata di imbarcazioni, partita dalla Sicilia, è già in rotta verso Gaza.
In questo contesto, la sorte dei 22 italiani a bordo, tra cui due figure politiche di primo piano, resta sotto i riflettori: Tajani ha garantito assistenza consolare e tempi rapidi di rientro, ma la vicenda ha già assunto i contorni di un caso politico e diplomatico di livello internazionale.