Per Marco Croatti, senatore romagnolo, la giornata di ieri ha rappresentato il momento conclusivo di una vicenda che aveva suscitato grande clamore in Italia e all’estero. Lui e altri tre parlamentari italiani – l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi – sono stati liberati dalle autorità israeliane dopo essere stati fermati durante l’iniziativa della Flottilla diretta verso Gaza.
Croatti, originario della Romagna, era diventato il volto simbolo della vicenda sui media nazionali, soprattutto dopo gli sviluppi che hanno visto Roma muoversi con forza sul piano diplomatico. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in contatto diretto con l’omologo israeliano Gideon Saar, aveva richiesto con insistenza il rilascio immediato dei quattro italiani, sottolineando l’importanza di una risoluzione rapida.
Dopo la decisione delle autorità israeliane, Croatti insieme agli altri parlamentari è stato trasferito all’aeroporto di Tel Aviv, dove ad attenderli c’era il personale dell’ambasciata italiana pronto a fornire supporto. Da lì, con un volo di linea assistito dalla diplomazia italiana, i quattro rientreranno in patria.
La liberazione segna la fine di ore di apprensione che in Romagna hanno avuto un’eco particolarmente forte, vista la presenza proprio del senatore Croatti tra i protagonisti della vicenda. La sua scarcerazione restituisce serenità non soltanto al contesto politico nazionale ma soprattutto al territorio romagnolo che ha seguito passo passo gli sviluppi.
Con il ritorno a casa del senatore Croatti e dei suoi colleghi, si chiude un episodio che ha messo in primo piano non soltanto la delicatezza dei rapporti internazionali, ma anche la centralità della rappresentanza politica romagnola in un contesto globale.