C’è una luce speciale in questi giorni in casa Mondaini: quella dei 100 anni di nonna Ermanna, riminese doc che lo scorso 29 settembre ha spento le sue cento candeline circondata dall’affetto della famiglia e dalla vicinanza delle istituzioni.
I festeggiamenti non si sono limitati al giorno del compleanno, ma sono stati trasformati in un’intera settimana di celebrazioni, inaugurate lunedì con la visita ufficiale dell’assessora comunale Francesca Mattei. Con lei, un mazzo di fiori e una lettera personale di auguri firmata dal sindaco Jamil Sadegholvaad, che Ermanna ha voluto leggere fino in fondo – nonostante qualche difficoltà – con la stessa tenacia che ha sempre contraddistinto la sua vita. L’ultima festa è in programma sabato 4 ottobre, con l’arrivo di parenti anche da lontano: Piemonte, Veneto e perfino Australia.
Un secolo di vita tra sacrifici e affetti
Nata a Rimini nel 1925, Ermanna ha vissuto la difficile esperienza dello sfollamento bellico, rifugiandosi a Montetauro e Santa Maria del Piano per scampare ai bombardamenti. Dopo la guerra si è sposata con Libero, ferroviere faentino che, durante il fidanzamento, la raggiungeva in bicicletta anche con le ruote avvolte negli stracci pur di non rinunciare a incontrarla.
Madre di quattro figli, bisnonna già a 70 anni, ha dedicato l’intera esistenza alla cura della famiglia e dei genitori, senza mai arrendersi davanti alle difficoltà. Ha cresciuto i suoi figli senza le comodità moderne, con il desiderio fermo che ciascuno studiasse, e ha assistito il marito durante la sua lunga malattia. “È stata per tutti noi un esempio di bontà e rettitudine e per questo le siamo immensamente grati”, ha raccontato commossa la figlia Miria.
Una vitalità che resiste al tempo
Oggi Ermanna è circondata dall’amore di 5 nipoti e 6 pronipoti. Nonostante i problemi di mobilità e di udito, conserva una lucidità ammirevole: legge con precisione il labiale, segue i quiz televisivi con attenzione e, raccontano i familiari, spesso indovina le risposte prima dei concorrenti.
Il suo traguardo, carico di memoria e insegnamenti, è diventato festa collettiva: il simbolo di una comunità che riconosce nei suoi cittadini più longevi una memoria preziosa, da custodire come patrimonio di valori e di resilienza.
Nonna Ermanna non spegne soltanto cento candeline: illumina con la sua storia un secolo intero di Rimini, fatto di sacrifici, famiglia e sorrisi. E la città, questa settimana, le ha restituito tutto l’affetto che lei ha sempre donato












