San Marino. Riforma IGR, i sindacati denunciano “dati vergognosi e profondamente iniqui”: nuove simulazioni sugli effetti della manovra riaccendono la protesta

Alla vigilia dello sciopero generale di domani, che porterà in piazza lavoratori e pensionati contro la riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR), le tre sigle sindacali sammarinesi – CSdL, CDLS e USL – rilanciano l’allarme con un duro documento ufficiale indirizzato agli Eccellentissimi Capitani Reggenti, ai gruppi consiliari e ai partiti politici.

Nel testo, le organizzazioni riportano i risultati delle nuove simulazioni elaborate sui redditi da impresa individuale e lavoro autonomo, che – sostengono – «evidenziano dati vergognosi e profondamente iniqui». Secondo i sindacati, i calcoli comparativi tra la situazione attuale e l’impianto approvato in Commissione Finanze mostrano che «senza redditi aggiuntivi, tali categorie risultano addirittura avvantaggiate».

Una denuncia che, nelle parole delle tre sigle, conferma «la profonda asimmetria e ingiustizia di un progetto di legge che scarica il peso della manovra soprattutto sui lavoratori dipendenti, sui pensionati e in particolare sui frontalieri».

L’invito alle forze politiche è diretto e senza ambiguità: «Chiediamo ai partiti di maggioranza e di opposizione di esaminare attentamente le simulazioni e di farsi carico della responsabilità di cancellare questa vergogna, che rischia di ampliare ulteriormente le disuguaglianze e compromettere la coesione sociale del Paese».

Il tono del documento è quello di una diffida morale e politica, con i sindacati che si dicono pronti al confronto tecnico, ma chiedono «atti concreti» prima che la riforma giunga all’approvazione definitiva in Consiglio.

La proiezine sindacale degli aumenti per le imprese individuali e per gli autonomi

La nota, protocollata con il numero 11067/3/EO, arriva a meno di 24 ore dalla mobilitazione generale annunciata per martedì 7 ottobre, quando le sigle sindacali daranno vita a una manifestazione unitaria con ritrovo alle 8.30 in Piazza Nazioni Unite e corteo fino a Piazza della Libertà.

La battaglia sull’IGR, che già da settimane catalizza il confronto politico e sociale, entra così nella sua fase più calda: i sindacati non arretrano, e accusano il progetto di legge di premiare le fasce più forti a scapito di chi “mantiene viva la macchina dello Stato con il proprio lavoro quotidiano”.

Un messaggio che, a poche ore dalla protesta, suona come un ultimatum alla politica: o si corregge la rotta, o la piazza parlerà per tutti.

Leggi il comunicato stampa integrale: Riforma IGR lettera 6 10 2025 ottobre 2025.doc