Pieno successo anche per il secondo Sciopero generale contro la Riforma Igr, come hanno dichiarato gli stessi Segretari Generali di CSdL, CDLS e USL. “Un risultato al di sopra delle aspettative”, hanno detto davanti a quasi 8mila persone che hanno nuovamente riempito Piazza della Libertà. A solo due settimane dal precedente, con poco preavviso e organizzazione, la risposta è stata la stessa: lavoratori, pensionati e cittadini sono tornati davanti a Palazzo Pubblico per urlare la loro contrarietà al PdL sulla riforma fiscale che continua il suo iter in Commissione Finanze. Ancora una volta il corteo con in testa Enzo Merlini, Milena Frulli e Francesca Busignani si è formato in Piazza delle Nazioni Unite per poi sfilare e acquistare forza e unità lungo le vie del Centro. Colorato, rumoroso, chiassoso, si è prima fermato davanti alla Segreteria Finanze, per poi approdare in Piazza della Libertà, già piena di manifestanti. In una protesta risoluta ma pacifica, esattamente come il 23 settembre scorso. Una protesta così partecipata che non può essere ignorata dalla politica. Se è possibile, questo Sciopero generale è ancora più dirompente del precedente, perché arriva dopo le sirene di Governo e Maggioranza, che fino all’ultimo hanno fatto promesse di correttivi e aggiustamenti, peraltro minimali rispetto alle richieste sindacali di eliminare ogni discriminazione tra lavoratori e di tutelare i redditi medio-bassi. Anzi, l’ultima simulazione elaborata dalle OO.SS ha mostrato come a guadagnarci siano imprese individuali e lavoratori autonomi! I Segretari Generali hanno preso la parola per rivendicare equità e giustizia sociale, contro un progetto di legge che continua a penalizzare e discriminare. “Una battaglia che deve essere vinta” ha detto il Segretario CDLS Milena Frulli, “è un investimento per il futuro”. “Avete scelto di tornare in piazza” rivolgendosi alla folla, “perché la dignità vale più della propaganda e la giustizia, più di un calcolo economico”. Alcune storture del provvedimento sono state corrette, ha ricordato il Segretario Generale CDLS, ma restano due ferite profonde: la discriminazione verso i frontalieri e la tutela dei redditi medio-bassi. Ha poi lanciato un appello alla responsabilità politica di Governo e Maggioranza: “Ascoltate questa Piazza. Questa voce non chiede privilegi ma giustizia, uguaglianza, rispetto”. “Non ci fermeremo finché ogni lavoratrice, lavoratore, pensionato, pensionata, non avrà pari dignità, pari diritti, pari riconoscimento”. Dal palco del Pianello ribadito il ruolo svolto dal sindacato che è la spina dorsale della Repubblica. “Perché quando il lavoro ci unisce – ha concluso Milena Frulli – la Repubblica si rafforza; quando la Repubblica si rafforza, nessuno resta indietro e quando nessuno resta indietro la storia avanza”. “Fatevi, facciamoci un applauso!”, ha esordito il Segretario USL Francesca Busignani. “Siamo tornati, e per la seconda volta in pochi giorni abbiamo riempito la piazza nuovamente. Hanno provato di tutto: volantini fuorvianti, comunicati buonisti, tentativi di confondere la gente. Vergognoso! Ma noi siamo ancora qui, e non molliamo. Pochi giorni fa eravamo in diecimila, oggi siamo di nuovo tante migliaia. Due piazze, due scioperi, una sola voce.” “E quella voce – ha proseguito Francesca Busignani – ha già fermato la Commissione una volta, ma non basta. Io vi dico: fermatevi! Avete sbagliato, questa riforma è un abominio e va riscritta insieme ai sindacati. Ci sono Consiglieri, Commissari e Congressisti che hanno capito che questa riforma non è equa. A loro dico: non indietreggiate, alzate la testa. Non fatevi incantare da chi oggi vi lusinga e poi vi abbandonerà al vostro destino. Dimostrate coraggio, dimostrate cuore, difendete le persone, i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati, i frontalieri. Questo è il vostro compito: tutelare, non piegarvi. Chi non ascolta migliaia di persone scese in piazza in pochi giorni non è degno di stare dentro quel Palazzo, che è il simbolo della Repubblica, portategli rispetto. Fermate la Commissione, chiedete scusa alla gente e ricominciate, ricominciamo da zero.” “Rendetevi degni del ruolo che ricoprite – ha affermato Francesca Busignani – oppure andate a casa. Giù le mani dal futuro del Paese!” È quindi intervenuto il Segretario CSdL Enzo Merlini: “Su questo provvedimento negli ultimi giorni abbiamo voluto verificare anche gli effetti sui lavoratori autonomi e le imprese individuali. Ieri abbiamo fatto circolare delle tabelle secondo cui con questa riforma tali categorie si ritroverebbero, in assenza di redditi aggiuntivi, a beneficiare di uno sconto fiscale che va da 850 a oltre 1.200 euro in meno all’anno! È una cosa inaccettabile!” “Nella Commissione Finanze – ha rincarato Merlini – chi ne era a conoscenza deve andare a casa, e altrettanto deve fare chi lo ignorava, perché non è possibile votare siffatti articoli senza sapere che effetti producono. Queste norme sono state approvate tra gli emendamenti nelle scorse sedute della Commissione in fretta e furia; e ora capiamo bene il perché! Si badi bene, in Congresso di Stato i commercialisti e gli avvocati sono 4 su 10. Hanno dunque votato un provvedimento per fare uno sconto a se stessi, e contestualmente aumentare le tasse ai propri dipendenti: è una cosa folle! In Consiglio sono circa un quarto; chi appartiene a queste categorie, almeno avesse avuto la decenza di uscire dalla Commissione quando hanno votato gli articoli che li riguardano!” “Chiedo che il Governo rassegni le dimissioni, di fronte ad un simile comportamento senza ritegno”, così il Segretario CSdL ha esplicitato il suo pensiero sulla compagine governativa. A partire dalla tarda mattinata una delegazione delle tre organizzazioni sindacali ha incontrato una rappresentanza di Consiglieri di maggioranza e di opposizione. La manifestazione in Piazza della Liberà è proseguita anche nel pomeriggio. Nonostante tutto, prosegue l’esame del PdL in Commissione, e ciò è vergognoso. Chi ha scioperato e manifestato merita ben più di qualche rassicurazione su futuri emendamenti. La pressione e la mobilitazione proseguiranno perché si passi dalle parole ai fatti.
Comunicato stampa – CSdL – CDLS – USL