Cronaca. Bologna, tensione in centro dopo la manifestazione dei Giovani Palestinesi: cariche e lanci di sassi. Almeno due arresti

Un’intensa serata di tensione ha scosso ieri, martedì 7 ottobre 2025, il centro di Bologna. Centinaia di persone si sono radunate in Piazza del Nettuno per una manifestazione organizzata dai Giovani Palestinesi in occasione dell’anniversario del 7 ottobre. La ricorrenza, dedicata all’attacco di Hamas contro Israele del 2023 – considerato internazionalmente un atto terroristico che costò la vita a centinaia di civili – ha suscitato polemiche e preoccupazione per il significato della celebrazione.

L’area della piazza è stata suddivisa in due blocchi dalle imponenti misure di sicurezza: da un lato, i partecipanti che sventolavano bandiere palestinesi e mostravano striscioni, dall’altro, le forze dell’ordine a presidio della statua del Nettuno. Gli agenti si sono rivolti ai manifestanti con i megafoni, mentre i presenti dietro il grande striscione “Free Palestine” si preparavano a muoversi in corteo.

La situazione, inizialmente contenuta, è degenerata poco dopo l’avvio del corteo. Lungo via Rizzoli si sono verificati scontri e le forze dell’ordine hanno usato gli idranti per disperdere i manifestanti, proseguendo poi in Via Ugo Bassi e fino alle Due Torri. Quando il gruppo ha imboccato Strada Maggiore, è stato seguito da veicoli blindati e mezzi con getti d’acqua pronti all’uso.

Il momento più acceso si è registrato all’incrocio tra via Righi e via Indipendenza, dove alcuni partecipanti hanno lanciato bottiglie e sassi raccolti presso cantieri vicini. La polizia ha risposto con cariche mirate, riuscendo a disperdere i gruppi più agitati. Un giovane incappucciato è stato fermato dalla Digos e un altro è stato portato via dal reparto mobile.

La manifestazione si è conclusa in un clima di forte tensione e con le strade del centro cittadino segnate dai disordini. Le autorità stanno valutando eventuali denunce e provvedimenti, mentre il dibattito resta acceso sulle ragioni e sull’opportunità di celebrare quella data, legata a uno degli episodi più tragici e controversi del conflitto israelo-palestinese.