Il Commissario Straordinario della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha disposto l’aggiornamento delle stime dei fabbisogni finanziari per la ricostruzione post-alluvione attraverso una nuova ordinanza emanata a inizio settembre. L’obiettivo è ampliare la platea dei beneficiari e favorire il completamento dei rimborsi relativi ai danni subiti durante gli eventi calamitosi di maggio 2023 e settembre-ottobre 2024.
Potranno presentare domanda tutti i cittadini proprietari di immobili ad uso abitativo o prevalentemente abitativo e le attività economiche e produttive con immobili ad uso produttivo. Rientrano tra i danni riconosciuti anche quelli subiti da pertinenze come box, seminterrati, garage, locali tecnici e ripostigli, precedentemente esclusi dalle ordinanze emesse.
La procedura prevede due passaggi: entro il 31 ottobre 2025 dovrà essere compilata la manifestazione di volontà online, mentre entro il 31 marzo 2026 andrà presentata la domanda di contributo attraverso il portale SFINGE. La piattaforma non è ancora attiva, ma l’apertura sarà comunicata non appena disponibile. I moduli e le informazioni utili sono consultabili sul sito della Protezione Civile e sul portale del Comune di Cesenatico.
Parallelamente è stata pubblicata una nuova ordinanza rivolta ai proprietari di abitazioni sgomberate e non più ricostruibili nello stesso sito a causa dei gravi danni subiti. Il provvedimento consente di richiedere contributi per la delocalizzazione degli immobili residenziali, applicabili agli eventi alluvionali del 2023 e del 2024.
I beneficiari che aderiranno riceveranno contributi fino a 2.200 euro al metro quadrato per abitazioni fino a 200?m², con importi decrescenti fino a un minimo di 1.700 euro al metro quadrato per le porzioni eccedenti i 350,01?m². A queste somme si aggiungono 150 euro al metro quadrato per coprire le spese notarili o gli interventi di ricostruzione in altra area, per un importo massimo complessivo pari a 2.350?euro al metro quadrato.
I fondi potranno essere impiegati per ricostruire una nuova abitazione su altro terreno, acquistare un’area edificabile, comprare un immobile già esistente o ristrutturarne uno, in linea con i principi di rigenerazione urbana e consumo di suolo zero.
Per accedere ai contributi sarà necessario il parere di una commissione tecnica straordinaria che valuterà la concreta impossibilità di mantenere l’immobile nella sede originaria. Solo in seguito al parere positivo sarà possibile presentare la domanda di contributo definitiva.