Nel primo pomeriggio di ieri, due violenti boati hanno scosso gran parte della Romagna, facendo temere a molti un terremoto o un’esplosione. La causa si è rivelata ben diversa: due caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare hanno superato la barriera del suono durante un’operazione di intercettazione scattata per un sospetto di dirottamento.
Tutto è iniziato quando un aereo privato, un Cessna 425 decollato da Sarajevo e diretto a Basilea, ha improvvisamente perso i contatti radio con i centri di controllo. Come previsto dai protocolli di sicurezza, la base di Grosseto ha fatto decollare in allerta rapida due Eurofighter per verificarne la situazione.
I caccia hanno percorso in pochi minuti la tratta verso il Nord Italia, attraversando il cielo romagnolo a velocità supersonica. Il superamento della barriera del suono ha generato due forti bang avvertiti chiaramente da migliaia di persone tra Forlì, Cesena e Ravenna. Le vibrazioni hanno fatto tremare finestre e pavimenti, alimentando lo spavento e centinaia di chiamate ai numeri di emergenza.
Dopo il rapido avvicinamento, i piloti militari hanno individuato il Cessna e ristabilito il contatto visivo. Poco dopo il pilota del velivolo civile è riuscito a riattivare le comunicazioni radio e a proseguire regolarmente il viaggio verso la Svizzera, facendo rientrare l’allarme.
Il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, ha confermato che il rumore era causato dai due Eurofighter impegnati in una missione di controllo. L’Aeronautica Militare ha ricordato che interventi di questo tipo rientrano tra le procedure standard di difesa aerea previste dalla NATO, attivate ogni volta che un velivolo perde contatto con le torri di controllo.
La situazione è tornata alla normalità in breve tempo, ma l’eco di quei due boati improvvisi ha continuato a rimbalzare sui social per tutto il pomeriggio, tra commenti ironici e racconti di un pomeriggio che ha fatto sobbalzare un’intera regione.