Dopo le difficoltà delle ultime settimane e il cambio in panchina, il San Marino Calcio ritrova almeno in parte il sorriso. A Pomezia, contro una squadra esperta e fisica come l’Unipomezia, i Titani giocano una partita coraggiosa e ordinata, tornando a casa con un pareggio (1-1) che serve a muovere la classifica e soprattutto a ritrovare fiducia.
L’avvio è promettente. La squadra di Malgrati, al suo debutto dopo l’era Deoma, mostra subito un atteggiamento diverso: più ritmo, più voglia di giocare la palla e maggiore compattezza tra i reparti.
La spinta viene premiata già all’8’: l’azione parte da Shiba, prosegue con la sponda intelligente di Gasperoni e si chiude con la zampata vincente di Pericolini, preciso a infilare Gariti per lo 0-1.
Il San Marino spinge ancora: al 10’ Ale sfiora il raddoppio di testa su corner, mentre poco dopo Former replica per i laziali con un destro al volo che finisce di poco a lato.
I Titani non arretrano e costruiscono altre occasioni: al 22’ Gariti salva su Gasperoni, e al 33’ il portiere si ripete sul tiro di Gulinatti deviato dalla difesa.
Il primo tempo si chiude con un’altra parata decisiva, stavolta di Meli, che vola a togliere dal sette una punizione di Giannini.
Al rientro dagli spogliatoi il San Marino cala di intensità. L’Unipomezia prende campo e al 62’ arriva il pareggio: fallo in area, calcio di rigore per i padroni di casa e Nunes trasforma spiazzando Meli.
Malgrati prova a rimescolare le carte, inserendo forze fresche come Berardi, Maimone e Golfarelli, ma il risultato non cambia. Da segnalare nel finale anche l’esordio del giovanissimo Bernardi, classe 2009, che scrive la sua prima pagina in Serie D.
Il match si chiude sull’1-1, con le due squadre stanche e lunghe, ma con un San Marino che può comunque guardare avanti con più fiducia.
La squadra ha mostrato idee, carattere e una ritrovata organizzazione tattica, soprattutto nel primo tempo. Servirà continuità, ma la direzione sembra quella giusta.
Per il San Marino un punto importante in chiave psicologica, un passo avanti dopo un periodo complicato. E per Malgrati, all’esordio, un segnale incoraggiante da cui ripartire.