Cronaca. Gemellini neonati morti nell’armadio a Reggio Calabria, la 25enne risponde al gip: “Enormi fragilità”

Ha risposto a tutte le domande del giudice la ragazza di 25 anni accusata di aver ucciso i due figli gemellini appena nati e averli nascosti nell’armadio di casa a Reggio Calabria nel luglio dello scorso anno. La giovane, arrestata nei giorni scorsi a conclusione dell’inchiesta sul rinvenimento dei due corpicini senza vita, è stata ascoltata oggi per circa un’ora e mezza dal Gip durante l’interrogatorio di garanzia, e ha dato la sua versione dei fatti.

La giovane, che resta ai domiciliari in attesa della decisione del giudice per le indagini preliminari, si è presentata al Palazzo di giustizia di Reggio Calabria questa mattina accompagnata dai suoi avvocati che le hanno consigliato di parlare e rispondere ai quesiti del giudice Claudio Treglia e del pm Chiara Greco. “Ha risposto a tutte le domande” hanno spiegato infatti i legali al termine dell’interrogatorio sottolineando che sul caso gli stessi inquirenti stanno adottando massime cautele anche a causa delle “enormi fragilità” dell’indagata.

“La Procura della Repubblica ha adottato massime cautele per evitare diffusione di notizie e la divulgazione dell’ordinanza di custodia cautelare come previsto dalla legge. Questo è interesse della difesa, di tutelare in questo momento la serenità della ragazza che ha enormi fragilità” hanno dichiarato gli avvocati. Ora tutto verterà sulle perizie psichiatriche sulla giovane da parte di difesa e accusa per stabilire se fosse capace di intendere e volere al momento dei fatti.

Fanpage.it