Cronaca. Castel D’Azzano: ecco chi sono i fratelli Ramponi che hanno fatto saltare il casolare e ucciso tre carabinieri. Inquitante precedente

Franco e Maria Luisa Ramponi, i fratelli protagonisti della drammatica esplosione della loro azienda agricola nella notte tra lunedì e martedì, erano già noti alle forze dell’ordine per un tentativo analogo avvenuto meno di un anno fa, il 18 novembre 2024. All’epoca, i due avevano minacciato di far saltare in aria l’intero casolare centenario dove vivevano e lavoravano insieme, venendo messi in salvo dai vigili del fuoco.

I Ramponi erano saliti sul tetto dell’edificio con una tanica di benzina, mentre all’interno avevano aperto il gas e chiuso porte e finestre, pronti a un gesto estremo. L’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri scongiurò la tragedia, permettendo di evacuare i fratelli e mettere in sicurezza l’immobile.

Secondo quanto ricostruito, le difficoltà dei fratelli hanno radici familiari e finanziarie. La vicenda risale al 2014, quando un terzo fratello avrebbe falsificato la firma di un familiare per stipulare un mutuo che non riuscì a pagare. Nel 2019 si sarebbe autoaccusato con i parenti e nel 2021 si sarebbe autodenunciato alle autorità. Da quel momento, gli immobili e i terreni dei Ramponi furono sottoposti a pignoramento, gestiti da un custode giudiziario e progressivamente svalutati attraverso aste.

Il tentativo di novembre 2024 era legato a una forma di sfratto: i due fratelli, determinati a non lasciare la proprietà, minacciarono nuovamente l’esplosione dell’edificio. I vigili del fuoco riuscirono a fermarli, così come accaduto nella notte di lunedì, quando la stessa drammatica scena si è ripresentata, questa volta con epilogo tragico.

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