Cronaca. Meldola, 40enne in carcere da luglio per maltrattamenti alla compagna che ora chiede di riaverlo a casa

La prossima udienza del processo contro un uomo di oltre 40 anni, detenuto dallo scorso luglio per presunti maltrattamenti e stalking nei confronti della convivente, è fissata per la prima metà di novembre. Ieri, in aula a Forlì, la compagna dell’uomo, 30enne, ha ritrattato le accuse che aveva sporto nei suoi confronti e si è dichiarata responsabile dei comportamenti violenti che avevano portato alla custodia cautelare.

Secondo quanto emerso durante l’udienza, la donna soffre di disturbi psichiatrici, tra cui bipolarismo e schizofrenia, aggravati dall’abuso di alcol e droghe. Ha spiegato che in estate aveva sospeso la terapia farmacologica, con conseguenze che avrebbero determinato litigi e aggressioni. Ha attribuito all’uso di sostanze e ai suoi problemi psicologici gli episodi che avevano portato all’arresto dell’uomo, tra cui ferite riportate e presunti tentativi di violenza, chiarendo che il compagno non aveva mai agito in maniera aggressiva.

La coppia convive dal settembre 2024, ma già nei mesi precedenti erano stati segnalati episodi di lite anche in luoghi pubblici. L’uomo era stato inizialmente sottoposto a un ordine di allontanamento, poi trasformato in misura cautelare in carcere. La donna ha chiesto di poter riprendere la convivenza, motivando la richiesta con il desiderio di sposarlo e di vivere nuovamente insieme.

Gli avvocati dell’uomo presenteranno una richiesta di scarcerazione alla luce delle dichiarazioni della compagna, ma Procura e giudici dovranno valutare con attenzione la credibilità della deposizione, considerando il suo stato di salute psichiatrica e le precedenti denunce. Alla prossima udienza saranno ascoltati anche gli operatori di polizia intervenuti in passato per sedare le liti tra i due.