Propal e occidentali: vi siete fatti ingannare … di Sergio Pizzolante

E’ il discorso del capo dell’opposizione a Netanyahu dentro Israele.
Yair Lapid.
Il principale avversario di Netanyahu in patria.
Che parla a noi.
E’ quella stessa opposizione che tanto piaceva in Italia quando le piazze si riempivano contro Netanyahu per la riforma della giustizia.
Che tanto è piaciuta nei talk italiani, in chiave anti Netanyahu, dopo il 7 ottobre, ma che non è stata sufficiente per evitare di alimentare il racconto anti ebraico e antisemita di questi mesi e anni.
Che non è servita ad evitare le scomuniche di Israele, senza distinzioni, dei sindaci “democratici”, ingannati dalle Albanese. Che è parte dell’inganno.
Perche’? Perché tanto sono ebrei anche loro.
E’ così dai.
Il racconto che, in Italia, soprattutto in Italia, è andato molto oltre, catastroficamente oltre, la critica, necessaria, anche durissima contro Netanyahu, per sfociare nelle piazze e nei consigli comunali e nelle università antisemite.
Catastrofe morale, l’ha definita Flores D’Arcais e, una volta tanto, sono d’accordo con lui.
Cosa è successo? E’ successo che l’antisemitismo, di nuovo, è uscito fuori dai tombini e ha invaso i cortei.
Nei canti della nuova Shoah, dal “fiume al mare”, sino ad identificare la Palestina, la causa palestinese, con Hamas. Con gli striscioni pro 7 ottobre. Anche.
E’ così dai.
Perché ormai è chiaro. Chiarissimo.
Quando non i violenti delle piazze. No. Non solo.
Non gli esagitati alla Albanese. No. Non solo.
Ma quasi tutti i leader della sinistra. Quasi tutti gli “intellettuali” televisivi, quelli veri e quelli promossi sul campo, delle idiozie morali, alla Iachetti, quasi tutti i conduttori sciamani e tutti quelli scemi, quando dicono che negli accordi di Pace di Trump non c’è la Palestina, pur essendoci l’Autorita Nazionale Palestinese, dicono che vogliono Hamas. Che ci deve essere Hamas.
E’ così, dai.
Perché, questo è il dramma, gran parte dei cortei e delle corti di sinistra, questa sinistra, hanno identificato la Palestina con Hamas.
Lo si spiega così.
Si spiegano così le piazze e le proteste che si allargano e diventano più violente mette si discute la pace. Che si basa sulla fine di Hamas.
Si spiegano così i talk di questi giorni e queste ore che non credono nei piani di pace, che deridono i leader del mondo che trovano un accordo, perché dittatori, autocrati( compreso Trump e la Meloni ieri da Floris)quando ci hanno spiegato per anni che bisognava trattare con i russi e i cinesi.
Per la pace.
Miseria.
Sergio Pizzolante