Vini pregiati ed elettrodomestici costosi ordinati al telefono e pagati con bonifici che in realtà non arrivavano mai a destinazione. È con questa accusa di truffa che A.B., un 50enne formalmente residente in Lombardia, si è presentato ieri mattina davanti al giudice Marco de Leva. Durante l’udienza è stata ascoltata una delle vittime, lo storico titolare dell’enoteca Millevoglie di via Strinati, che ha ricostruito come lui o i suoi dipendenti ricevevano ordinazioni di prodotti mai pagati, con un danno complessivo stimato in circa 3mila euro.
Una vicenda simile ha coinvolto anche la Fratelli Saulig di viale Carducci a Cesenatico, dove l’imputato avrebbe ordinato merce da spedire lasciando un buco da circa 2mila euro. Per mettere in atto i falsi bonifici l’uomo avrebbe utilizzato un numero telefonico intestato a una società che non lo conosce e un altro telefono di una ditta di cui è socio.
Dopo aver ascoltato le testimonianze, il giudice ha rinviato l’udienza a dicembre. Per quella data, l’imputato potrebbe decidere di restituire il danno alle due parti lese attraverso un accordo extragiudizial.











