La paura dei lupi arriva fin dietro le scuole. Nella giornata di ieri, una famiglia sammarinese che si trovava nella zona di Murata per raccogliere castagne con i figli si è imbattuta in una scena agghiacciante: i resti di un gatto sbranato e parzialmente divorato, riconducibili – secondo ogni evidenza – a un attacco di uno o più lupi. “Eravamo dietro le scuole elementari di Murata a cercare castagne, i bambini hanno trovato la testa, io poi ho trovato il resto della predazione del lupo”, ha raccontato la persona che ha segnalato l’accaduto, ancora scossa per il ritrovamento.
Effettuata immediatamente la segnalazione alle autorità di pubblica sicurezza, i resti dell’animale sono stati solertemente rimossi, per evitare che qualche studente potesse imbattersi nella scena questa mattina recandosi a scuola. Un gesto di responsabilità, che però non cancella la preoccupazione crescente tra i residenti della zona.
L’episodio riaccende il dibattito sull’aumento dei lupi in territorio sammarinese e nei comuni confinanti, dove si moltiplicano le segnalazioni di avvistamenti, predazioni e aggressioni ad animali da cortile o da compagnia. Perdipiù, negli ultimi mesi, le cronache del Titano hano registrato numerose sparizioni di gatti, circostanza che ha dato adito anche a ipotesi inverosimili e che, al tempo stesso, molti cittadini collegano alla presenza dei branchi di lupi. Ipotesi, quest’ultima, che ora prende sempre più corpo.
Non si tratta più, dunque, di un problema relegato alle aree rurali o montane: il fenomeno interessa anche i centri abitati, dove la vicinanza tra fauna selvatica e abitazioni è ormai un dato di fatto. Gli esperti parlano di una presenza stabile e in espansione, favorita da condizioni ambientali ideali e dalla disponibilità di cibo.
La cittadinanza chiede ora maggiori controlli e monitoraggi, per capire l’effettiva consistenza del fenomeno e individuare soluzioni che tutelino la sicurezza pubblica senza compromettere la salvaguardia della specie.
L’episodio di Murata, tuttavia, lascia poco spazio ai dubbi: il lupo non è più un visitatore occasionale, ma un abitante ormai integrato nei territori del Titano. E la convivenza, se non governata, rischia di trasformarsi in un problema quotidiano per chi vive anche a pochi metri dalle scuole o dalle proprie case.
(Le foto sono state scattate da un lettore)