Ravenna si è ferma per un’ora stamattina, in segno di cordoglio e protesta dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro nel porto. La vittima è Giuseppino Zuccoli, 67 anni, autotrasportatore marchigiano travolto giovedì scorso, 16 ottobre, durante le operazioni di scarico dell’argilla nel piazzale del terminal Sapir.
L’incidente, avvenuto all’alba, ha profondamente scosso la città e riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nell’area portuale, dove negli ultimi mesi si sono verificati numerosi infortuni gravi.
Per ricordare la vittima e chiedere misure concrete di prevenzione, i sindacati confederati hanno indetto per la giornata di ieri un’ora di sciopero che ha coinvolto tutti i lavoratori dei settori portuali, della logistica e dei trasporti. Una mobilitazione simbolica, ma significativa, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione delle istituzioni e delle aziende sulla necessità di maggiori controlli, formazione e rispetto dei protocolli di sicurezza.
Anche la politica locale è intervenuta. Dalla lista civica per Ravenna è arrivato un appello a un confronto tra istituzioni, imprese e associazioni di categoria per individuare soluzioni efficaci e durature. Il capogruppo Alvaro Ancisi ha inoltre presentato un’interrogazione in Consiglio comunale indirizzata al sindaco Alessandro Barattoni, che detiene la delega al porto e rappresenta il Comune nel Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale.
L’interrogazione chiede al primo cittadino di riferire in aula, una volta chiarite le cause e le eventuali responsabilità dell’incidente, sulle azioni che la Giunta intende intraprendere per garantire condizioni di lavoro più sicure per tutti gli operatori dell’area portuale.