Un colpo da 1.600 euro in occhiali griffati all’outlet di San Marino, finito con un rocambolesco inseguimento e tre arresti. Come comunicato dalla Guardia di Rocca in un comunicato stampa, è successo domenica, quando tre giovani cittadini peruviani hanno tentato la fuga dopo un furto, ma sono stati bloccati grazie a un’operazione coordinata tra sicurezza interna, Guardia di Rocca e Gendarmeria. Uno di loro e’ stato fermato mentre cercava di scappare in Italia a bordo di un autobus di linea.
A ricostruire l’accaduto e’ un comunicato diffuso oggi dal Comando Centrale della Guardia di Rocca. Tutto e’ iniziato intorno alle 12:45 di domenica, quando alla Centrale Operativa Interforze e’ arrivata la segnalazione di un furto in atto presso il San Marino Outlet. Una pattuglia della Sezione Operativa di Dogana si e’ precipitata sul posto.
Al loro arrivo, uno dei tre ladri, un 21enne, era gia’ stato bloccato dal personale di sicurezza dell’outlet. La caccia ai complici era pero’ appena iniziata. Un secondo uomo, un 23enne, e’ stato intercettato poco dopo da un’altra pattuglia al confine di Stato di Rovereta, mentre tentava di dileguarsi salendo su un autobus della linea San Marino-Rimini. Il terzo componente della banda, un 25enne, e’ stato invece individuato e fermato da una squadra del Corpo della Gendarmeria mentre cercava di nascondersi tra i fabbricati della zona.
La refurtiva, interamente recuperata, consisteva in occhiali di marca per un valore commerciale complessivo di circa 1.600 euro. Ma le sorprese non erano finite. Durante l’ispezione del veicolo utilizzato dal gruppo, i militari hanno rinvenuto altri oggetti di dubbia provenienza: uno smartwatch, un’unita’ di memoria SSD e alcuni capi d’abbigliamento. Su questi ritrovamenti, precisa la Guardia di Rocca, “l’attivita’ e’ tutt’ora in corso” per verificarne l’origine e accertare eventuali altri colpi.
I tre giovani, identificati con le iniziali C.A.D.F. (classe 2004), P.G.S. (classe 2002) e P.G.D. (classe 2000), sono stati portati alla Sezione Operativa di Dogana per gli accertamenti di rito. Al termine degli interrogatori, su disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria sammarinese, per loro si sono aperte le porte del carcere dei Cappuccini, dove si trovano ora in attesa delle prossime decisioni del magistrato.