Una testimonianza spontanea potrebbe segnare una svolta decisiva nell’inchiesta sul delitto di Garlasco. Un uomo, definito dagli inquirenti “molto credibile”, si è presentato ai Carabinieri di Milano affermando che lo scontrino del parcheggio, elemento centrale dell’alibi di Andrea Sempio, non sarebbe riconducibile a lui né alla sua famiglia.
Il nuovo testimone ha fornito una dichiarazione precisa e documentata, mettendo in discussione il ticket da un euro emesso il 13 agosto 2007 a Vigevano, che Sempio utilizzò per dimostrare di essere lontano dalla scena del crimine il giorno dell’omicidio di Chiara Poggi. La Procura di Pavia è stata immediatamente informata e ha avviato le opportune verifiche, mantenendo per ora il massimo riserbo sull’identità dell’uomo per proteggere le indagini.
Quel biglietto del parcheggio è da sempre al centro di dubbi e polemiche. Sempio lo consegnò ai Carabinieri solo il 4 ottobre 2008, più di un anno dopo il delitto, durante un interrogatorio che presentava già delle anomalie procedurali. Proprio quello scontrino, conservato dalla madre di Sempio, fu uno degli elementi che nel 2017 portarono all’archiviazione della prima indagine a suo carico, un’inchiesta oggi al centro di un altro procedimento per presunta corruzione in atti giudiziari.
La nuova indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Civardi, ha già fatto emergere numerose contraddizioni. Il malore della madre di Sempio durante un interrogatorio ad aprile, proprio mentre le venivano chieste spiegazioni sul ticket, e il sospetto che la mattina del delitto la donna avesse altri impegni, avevano già indebolito l’alibi. Ora, la testimonianza spontanea rischia di assestare il colpo definitivo.
Le crepe nella difesa erano evidenti da tempo. L’ex legale di Sempio aveva definito lo scontrino “carta straccia”, sostenendo che una persona innocente non ha bisogno di costruirsi un alibi. Le stesse intercettazioni avevano rivelato i dubbi all’interno della famiglia Sempio, con Andrea che si lamentava con il padre di aver fornito versioni contrastanti sul ritrovamento del biglietto. Con l’arrivo di questo nuovo e attendibile testimone, l’intera impalcatura difensiva basata sullo scontrino rischia ora di crollare definitivamente.













